Il messinese Giuseppe Astone, Toni Negri e Cesare Previti sono tra i sei ex deputati over 80 a cui l’Ufficio di presidenza della Camera ha revocato il vitalizio in quanto condannati con sentenza passata in giudicato a pene superiori a due anni di reclusione per delitti non colposi, consumati o tentati, per i quali sia prevista la reclusione fino a un massimo di sei anni. La decisione, in base ad una delibera assunta nel 2015 in materia dall’ufficio di presidenza, riguarda oltre che Astone, Negri e Previti anche gli ex deputati Giuseppe Del Barone, Luigi Farace e Luigi Sidoti. La revoca dei sei ex onorevoli è scattata perché in passato sono tutti stati condannati con sentenza passata in giudicato a pene superiori a due anni di reclusione per delitti non colposi, consumati o tentati, per i quali sia prevista la reclusione fino a un massimo di sei anni. A differenza di altri ex deputati a cui è stato tolto questo privilegio, per la revoca di questi sei vitalizi è stato necessario aspettare la documentazione trasmessa dalla Corte di Cassazione, perché oltre gli ottant’anni il casellario giudiziario non riporta più le condanne.