In merito alla dichiarazione di consenso alla donazione organi nel documento di identità, l’assessore ai Servizi al Cittadino, Nina Santisi, il dirigente il Dipartimento, Salvatore De Francesco, i vice presidenti del Consiglio comunale, Antonino Interdonato e Nicola Crisafi, con una nota congiunta hanno precisato: “Spiace dover apprendere dagli organi di stampa che è stata indetta una conferenza sul tema della trascrizione del consenso alla donazione organi sul documento di identità. L’8 ottobre, solo un mese fa, è stato presentato il nuovo servizio, offerto dal Comune di Messina, denominato a livello nazionale, “Una scelta in Comune”, che dà a tutti i cittadini la facoltà di esprimersi sulla donazione di organi e tessuti. In quella circostanza, cui ha preso parte la stampa cittadina, unitamente ad associazioni sensibili alla materia, e sono state esposte le semplici procedure con cui ogni cittadino può compiere un grande atto di solidarietà, per cui al momento del rinnovo o del ritiro della Carta di identità presso gli Uffici comunali (Palazzo Zanca, I°, V° e VI° Circoscrizione), si può chiedere il modulo per la dichiarazione di volontà, che viene trasmessa in tempo reale al Sistema Informativo Trapianti, dove viene registrata e resa consultabile. Relativamente, alla iscrizione sul documento del consenso, come in passato è stato già specificato ad operatori ed alle associazioni, informando costantemente per le vie brevi, la dirigente aveva già disposto l’applicazione di quanto segnalato. Infatti, la stampa del consenso nella carta di identità sarà operativa da domani, giovedì 10. Allo stesso tempo, è stato modificato il modulo di adesione permettendo al sottoscrittore di esprimere anche la volontà di avere la stampa nel retro della carta. Duole che dopo una partenza caratterizzata da una grande collaborazione tra Amministrazione, dirigente e operatori, parti politiche, e società civile che ha visto insieme assessore, vicepresidenti del Consiglio, consiglieri e società civile, sia stata macchiata da una polemica che appare sterile e lontana dall’entusiasmo condiviso fin dall’inizio. Forse sfugge a qualcuno qual è il vero obiettivo dell’adesione e cioè la comunicazione tempo reale di adesione o non adesione al SIT del Ministero della Salute. Certo, la parola bluff poco ha a che fare con un lavoro di squadra e uno spirito collaborativo tra diverse parti politiche e sociali che tende all’applicazione di una circolare che restituisce potere di autodeterminazione ad ogni cittadino”.