La vicenda risale allo scorso luglio, quando la Guardia di finanza intrvenne su input dell’Autorità Giudiziaria
I Finanzieri del Comando Provinciale di Messina hanno notificato 24 avvisi di conclusione indagini ad altrettanti indagati. Il provvedimento è stato emesso dalla Procura della Repubblica di Barcellona P.G. in merito al furto e contrabbando di carburante illecitamente sottratto dai rimorchiatori del porto di Milazzo.
I capi d’imputazione, formulati dall’Autorità Giudiziaria per circa 700 episodi illeciti contestati, si basano sulla ritenuta sussistenza di gravi indizi in ordine a plurime ipotesi di reato. Dal furto di carburante al contrabbando di gasolio esente da imposta di fabbricazione, con conseguente sottrazione al pagamento dell’accisa.
Il provvedimento è intervenuto al termine di complesse indagini eseguite dalle Fiamme Gialle della Compagnia di Milazzo. I finanzieri si sono avvalsi anche di intercettazioni e di video riprese. Durante le indagini sono state documentate i ripetuti furti di ingenti quantità di gasolio dai mezzi navali che stazionano nel Porto di Milazzo. In successione, i marittimi trafugavano il carburante, utilizzando taniche e contenitori vari, per destinarlo ad altri usi non consentiti.
Durante le perquisizioni disposte dall’Autorità Giudiziaria, lo scorso luglio, le Fiamme Gialle rinvenirono e sottoposero a sequestro parte del carburante illecitamente sottratto e i contenitori utilizzati per l’occultamento.