Controlli serrati dei Carabinieri di Barcellona P.G.: due arresti e due denunce

Nelle prime ore di ieri, i Carabinieri della Compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto sono stati impegnati in un vasto servizio straordinario di controllo del territorio che, a seguito di perquisizioni domiciliari e sequestri, ha portato a due arresti e una denuncia per vari reati contro il patrimonio, in materia di sicurezza e in materia di sostanze stupefacenti.

Nel corso delle operazioni è stata tratta in arresto P. A., di 40 anni, residente a Barcellona Pozzo di Gotto, poiché responsabile di furto aggravato di energia elettrica, avendo realizzato un allacciamento abusivo alla rete elettrica. Nella stessa mattinata è stato tratto in arresto anche A. A., di 38 anni, residente a Barcellona Pozzo di Gotto, sottoposto alla misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di P.S. con obbligo di soggiorno. L’uomo è stato tratto in arresto per una serie di violazioni alla misura cui era sottoposto.

Le attività di polizia giudiziaria si sono concentrate a Barcellona dove i militari della Stazione di Barcellona P.G., del Nucleo Operativo e del Nucleo Cinofili di Nicolosi (CT) hanno eseguito diverse perquisizioni domiciliari. Il fiuto dei cani anti-esplosivo dei Carabinieri ha consentito il rinvenimento di diverso munizionamento, sapientemente occultato in alcuni fori ricavati nei muri delle palazzine controllate. In totale sono stati rinvenuti e sequestrati quasi un centinaio di proiettili di diverso calibro (cal. 7.65; cal. 9; cal. 38 special; cal. 9X21).

A seguito delle perquisizioni eseguite con il supporto dei cani antidroga è stato denunciato a piede libero, un 50enne, pregiudicato che è stato trovato in possesso di circa 2 grammi di marijuana, n. 50 semi di canapa indica, 4,5 grammi circa di hashish, oltre ad un bilancino di precisione ed altro materiale per il confezionamento in dosi della sostanza stupefacente. Mentre un 36enne, è stato trovato in possesso di una piantina di marijuana ed è stato segnalato alla Prefettura di Messina.

Gli arrestati dopo le formalità di rito sono stati tradotti presso le rispettive abitazioni in regime di arresti domiciliari, così come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

 

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