“A differenza di come si tenta di riscrivere la Storia, se oggi Messina ha a disposizioni ingenti risorse per il risanamento, le ha grazie a tutte le forze politiche che hanno remato verso la giusta direzione. All’ex sindaco va dato il merito di aver sollevato il problema politico, ma è stata l’unità di intenti a portare il risultato, dopo decenni di totale indifferenza”. Lo afferma Franco De Domenico, candidato sindaco a Messina della coalizione di centrosinistra, durante il giro tra le periferie degradate della zona Sud.
“Il tema adesso è un altro – aggiunge De Domenico -, “acquisite le somme per lo sbaraccamento, bisogna saperle spendere. Temiamo, infatti, che la progettualità fin qui realizzata non sia compatibile con un progetto che pensi, oltre alla riqualificazione urbanistica, anche alla riqualificazione sotto l’aspetto sociale. Non possiamo realizzare una ‘Scampia’ a Messina, ma bisogna creare i presupposti di una concreta inclusione sociale per coloro che abitano queste aree della città”.
CLAUDIO FAVA “MURI DA ABBATTERE” – ” “Vorrei abolire la parola speranza dai programmi politici, occorre dare ai siciliani altri simboli. Un ‘ altra qualità della politica, anche una normalità che oggi qui non esiste da decine di anni”. A dirlo il presidente della Commissione regionale antimafia dell’Assemblea regionale siciliana Claudio Fava – in visita alla baraccopoli di fondo Fucile a Messina . “Penso che il programma di governo – prosegue il parlamentare siciliano – deve riuscire a parlare, con me stiamo cercando di fare qui con linguaggio del verità e della normalità. Queste sono periferie isolate dal resto della città e sono divise dal resto del mondo da muri che dobbiamo abbattere. La Regione qui è molto in ritardo e ha difficoltà a rendersi conto delle cose anche su molti altri terreni.
Perdere di vista quello che può essere il ruolo fondamentale di una cabina di regia per affrontare il tema delle periferie è una delle cose che è mancata in questi 5 anni. Non dimentichiamoci che la formazione professionale, i temi legati all’istruzione, all’edilizia scolastica passano anche dalla Regione Siciliana”.
SULLA FINANZIARIA REGIONALE – “Domani è l’ultimo giorno utile per votare una finzione – osserva Fava – e forse si andrà in Aula senza che questa Finanziaria sia mai passata dal voglio delle commissioni di merito. È un moto stravagante e un filo autoritario di considerare l’esercizio della democrazia semplicemente come un capriccio personale”.
Ad accompagnare Franco De Domenico e il presidente della Commissione Antimafia all’Assemblea regionale siciliana, i deputati alla Camera Francesco D’Uva (M5s), la deputata alla Camera di Art.1, Maria Flavia Timbro, e il segretario provinciale di Art.1 Domenico Siracusano.
La serata è proseguita nella piazzetta accanto alla sede del comitato del candidato sindaco del centrosinistra, con la tavola rotonda ‘Tessere trame di comunità’ e la presentazione del testo di Nicola Bozzo: “Dobbiamo recuperare un senso di comunità perso da anni”. Bozzo parla di una “etica dello sguardo, che consenta di uscire da una dimensione di crisi, di assenza dei diritti, povertà materiale e spiritualità che serpeggiano in questa città”.