Di Grazia ha vita facile con la difesa del Messina, tripletta fatale e derby al Catania

Quello tra il Catania ed il Messina è stato un derby giocato a testa alta da entrambe le squadre. I giallorossi volevano a tutti i costi portare punti a casa, ma anche stavolta è stata la formazione etnea ad avere la meglio e resta il tabù che dura dal campionato 1953-1954, quando il Messina vinse a Catania. I giallorossi hanno messo grinta e volontà, ma non è bastato contro un Catania che è stato bravo ad approfittare di gravi errori difensivi e capitalizzarli al massimo. Resta, infatti, il tallone di Achille del Messina il suo reparto arretrato. Oggi con una difesa diversa, probabilmente avremmo parlato di un’altra gara. Non è possibile lasciare senza alcuna marcatura all’interno dell’area di rigore un giocatore Come Di Grazia. Il Messina lo ha fatto al 13′, quando l’attaccante ha ricevuto palla da Calil e non ha avuto alcuna difficoltà ad insaccare la palla in rete per l’1-0. Il copione si ripete al 42′: Di Grazia fa ciò che vuole all’interno dell’area e segna la rete del 2-0. Al 46′ il solito Pozzebon accorcia le distanze con un magistrale tiro dal limite, dopo aver messo a sedere un difensore: 2-1. Ad inizio ripresa il Messina sembra essere meglio disposto in campo e comincia ad avanzare il baricentro, grazie anche ad un atteggiamento attendista dei padroni di casa. I giallorossi costruiscono tanto, ma la retroguardia catanese chiude tutti gli spazi. All’85’ ancora Di Grazia, protagonista indiscusso della gara, si inserisce in area e trafigge Berardi con un piatto destro per la rete del 3-1 che chiude di fatto la partita. A fine gara i tifosi, in segno di protesta, hanno girato le spalle ai calciatori che si erano avvicinati a salutare.