Lo avevano studiato nei minimi particolari per appropriarsi indebitamente di una cospicua somma di denaro: un piano finito male grazie all’attività d’indagine del Commissariato di Milazzo coordinato dalla Procura del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto.
I fatti risalgono allo scorso 12 ottobre quando un uomo, impiegato come corriere presso una ditta di spedizione, segnala di essere stato rapinato.
L’intervento dei poliziotti è immediato. La presunta vittima con la maglietta strappata, i pantaloni bagnati all’altezza del cavallo, racconta di essere stata aggredita alle spalle, verosimilmente da uno o due uomini incappucciati, mentre sostava sul ciglio della strada alla ricerca di un documento posto nel retro del furgone e di essere stata scaraventata a terra e, sotto la minaccia dii un corpo contundente puntato alla schiena, depredata della somma di 4000 euro.
Una versione che da subito appare poco chiara agli investigatori insospettiti dalla posizione del furgone e dalle confuse indicazioni fornite.
L’acquisizione delle immagini estrapolate dai sistemi di videosorveglianza presenti nella zona interessata trasforma in certezza quel sospetto: gli operatori infatti notano la presenza di un’autovettura di colore scuro al seguito del furgone per un lungo tratto di strada risultata, da accertamenti esperiti, di proprietà di un collega del corriere impiegato presso la medesima ditta.
I due convocati presso gli Uffici di Polizia di fronte alla minuziosa ricostruzione dei fatti ammettono la paternità del gesto e vengono denunciati per simulazione di reato ed appropriazione indebita.