La madre di una delle studentesse nigeriane rapite oltre due anni fa da Boko Haram ha riconosciuto la figlia grazie al nuovo video postato su Twitter che ritrae una cinquantina di loro. La giovane, avvolta da un hijab ma con il volto scoperto, ha invocato aiuto spiegando che il suo gruppo non ha più acqua e cibo, che alcune di loro sono morte nei bombardamenti dell’aviazione, mentre in 40 sono state date in mogli ai militanti del gruppo jihadista.