spot_img

Part time per le madri lavoratrici, arriva un primo segnale da Poste Italiane

Lo scorso mese di aprile la Consigliera di Parità provinciale Mariella Crisafulli e la segretaria generale del SLP CISL di Messina Gisella Schillaci avevano segnalato alla Consigliera Nazionale di parità la discriminazione di alcune lavoratrici di Poste Italiane alle quali non era stato riconosciuto il periodo di astensione obbligatoria come presenza in servizio nonostante la legge ne tuteli il riconoscimento come ore lavorate a tutti gli effetti.

La Consigliera di Parità Nazionale, Francesca Bagni Ciprian, che aveva provveduto tempestivamente a coinvolgere i vertici dell’Azienda chiedendo spiegazioni in merito, ha oggi comunicato che la Presidente Luisa Todini, recependo la segnalazione, ha interessato il Responsabile Risorse Umane Nazionale Paolo Bruschi per una risposta alla vicenda in atto.

«Lo consideriamo un primo segnale – dichiarano Mariella Crisafulli e Gisella Schillaci – pur restando in attesa di una esaustiva e definitiva soluzione al problema di quante hanno scelto di essere madri e hanno visto ledere il loro diritto. In un Paese dove il tasso di natalità è in picchiata decidere di creare una vita per le lavoratrici di Poste Italiane già fortemente penalizzate da un contratto part time e dal futuro incerto non può e non deve essere una ulteriore discriminazione. Ancora una volta nel nostro Paese le donne pagano un prezzo molto elevato nel mancato sviluppo personale e professionale. Da un lato ci lamentiamo che non si fanno figli con gravi ripercussioni per la sostenibilità del futuro sistema pensionistico, dall’altro quando si mettono al mondo si penalizzano le lavoratrici».

 

ARTICOLI CORRELATI

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

SEGUICI SUI NOSTRI CANALI SOCIAL

6,704FansLike
537FollowersFollow
1,057FollowersFollow
spot_img

ULTIMI ARTICOLI