Droga da Messina a Torregrotta, chieste undici condanne

Udienza preliminare per gli imputati che hanno chiesto il rito abbreviato

Lo scorso aprile furono arrestate dodici persone, undici in carcere e una agli arresti domiciliari. Questo l’esito dell’operazione denominata “Principale” che permise di smantellare una organizzazione dedita allo smercio e spaccio di droga.

Adesso arrivano le richieste di condanna, formulate dalla sostituta dda Antonella Fradà e dalla pm Anita Siliotti, per undici imputati che hanno scelto il rito abbreviato per ottenere uno sconto di pena.

La sostanza stupefacente veniva trasferita dalla città di Messina a Torregrotta, per lo spaccio nella zona del milazzese. All’operazione parteciparono 50 militari dell’Arma La droga che arrivava dalla città dello Stretto era cocaina, crack, hashish e marijuana.

L’indagine prese il via grazie anche alle segnalazioni di diversi cittadini alle forze dell’ordine. I Carabinieri individuarono due persone come i capi del gruppo criminale. Tramite una rete di corrieri, rifornivano droga all’organizzazione del comune tirrenico per lo spaccio al dettaglio.

La base operativa era nell’appartamento di uno degli arrestati che si trovava agli arresti domiciliari. L’uomo si avvaleva anche dell’abitazione della madre (anch’ella destinataria di misura cautelare) per nascondere droga e denaro.

Dalle indagini è emerso che, nella maggior parte dei casi, le dosi erano state consegnate all’interno del suo domicilio. In altri, invece, lanciate direttamente dalle finestre dell’appartamento e ricevute “al volo” dagli acquirenti.

Nel corso dell’attività furono individuati anche i diversi metodi con cui l’organizzazione avrebbe cercato di eludere i controlli dei Carabinieri. Tra cui l’espediente, utilizzato dai corrieri, consistente nell’occultare la droga sotto l’imbottitura dei caschi.

Di seguito le richieste di condanna formulate all’udienza preliminare:

D’Amore Salvatore: (Milazzo 4 agosto 1970) 15 anni, un mese e 10 giorni;
Di Blasi Giuseppe: (Messina 22 agosto 1989) 6 anni e 7 mesi;
Duchino Roberto: (Messina 4 ottobre 1978) 9 anni;
Iannelli Filippo: (Messina 27 luglio 1983) 10 anni;
Maestrale Concetta: (Messina 19 febbraio 1975) 10 anni;
Minutoli Salvatore: (Messina 1 ottobre 1983) 8 anni e 9 mesi;
Antonino Papale: (Messina 13 febbraio 1982) 20 anni;
Maurizio Papale: (Messina 28 gennaio 1969) 20 anni;
Roberto Papale: (Messina 17 novembre 1980) 9 anni e 40mila euro di multa;
Spadaro Francesco: (Messina 23 settembre 1976) 9 anni e 3 mesi;

Rizzo Damiano: (Messina 8 agosto 1996); Rizzo 6 anni e 2 mesi e 28mila euro di multa.

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