E’ stato presentato, presso l’Aula magna dell’Università di Messina, il libro della dottoressa Gina Carleo dal titolo “Geometrie riflessive”. Erano presenti all’incontro, oltre l’autrice, il prof. Achille Caputi, emerito di Farmacologia, e l’attore e regista Elio Crifò.
Dopo una breve premessa del moderatore Achille Caputi, l’attore e il regista Elio Crifò ha raccontato in modo magistrale e con enfasi, il libro della dottoressa Carleo. Un libro rivolto a chi? Ai giovani? Ai meno giovani? La risposta è: è un libro rivolto a tutti. E’ un grande elogio del tempo presente, non solo riflessivo e culturale, ma emotivo e culturale. Il presente va coltivato e ottimizzato a massimo, vaso del passato e seme del futuro. L’uomo contemporaneo vive il proprio tempo molto male non riesce ad avere tempo e corriamo ansimanti proiettati come un missile verso il futuro, ma siamo sempre in ritardo. Il libro della dottoressa Carleo ha uno stile intimo che si rivolge al lettore come un carissimo amico. L’autrice ama ripetere come un mantra “la bellezza salverà il mondo”, ergendo Fëdor Dostoevskij una guida virgiliana di questa opera letteraria. L’autrice invita a pensare bene e il suo libro parte dal filosofo Blaise Pascale, per poi incontrare Seneca, Aristotele, Kant, S. Agostino, Ghandi e tanti altri. Attraverso questi pensatori, Gina Carleo ha sottolineato che se vuoi imparare a pensare devi frequentare i filosofi non i computer. Nel mondo gli studi filosofi, nel tempo, sono stati dimezzati o eliminati. Un popolo che non conosce la filosofia non è abituato a ragionare. In Italia la filosofia è quasi sparita. Gli intellettuali hanno sempre urlato contro la politica, ma sono stati ignorati. Geometrie riflessive esalta anche la felicità. La lentezza e la quiete sono indispensabili per la felicità. Quando siamo quieti siamo in uno stato anteriore in una forma mentale precostituita, siamo in una condizione di eternità. Siamo molto di più del nostro corpo. Geometrie riflessive affronta anche il tema della libertà. “Libertà un termine perfettamente noto una delle parole più usate e abusate, è fuori dagli schemi… Paolo Crepet definisce la libertà un’idea…la libertà nel suo esistere scaturisce da una geometria interna e oltrepassa ogni confine, è capace di svilupparsi e di realizzarsi, la libertà andrebbe vissuta come frutto del coraggio e della passione e mette le ali alla nostra mente”. La libertà, secondo Dante, deve essere la ragione di essere e un diritto dell’uomo. Battersi per essa, oggi è più complesso di molti anni fa perché oggi i nemici della libertà non sono facilmente identificabili. La libertà non cerca consensi non prevede baratti e non promette successi non reclama certezze ma non ne offre. Geometrie si concentra molto sul presente. Il presente è un segmento di tempo e non è una cosa scontata è una concezione relativa in base a ciò che facciamo. Cinque minuti possono essere un lasso di tempo breve o lungo se ci alleniamo con la corda in palestra. Einstein e la teoria della Relatività lo ha spiegato benissimo. La scienza corre veloce, ma arriva dopo la filosofia. Gli antichi sapevano che tempo e spazio erano correlati, la scienza è arrivata dopo con Einstein. Per l’autrice del libro, il presente è l’eternità ed è sempre in movimento, scorre si dissolve e niente è reale eccetto il presente…l’uomo vive tra la sotterranea inquietudine tra la vita è la morte, qualunque cosa sia il presente l’autrice ci ricorda i versi di Orazio. C’è un capitolo in particolare che inizia con una citazione di Giovanni Falcone: “L’importante non è stabilire se uno ha paura ma saper vivere con la paura e non farsi condizionare da essa”. Secondo un recente studio americano la paura cambia la struttura delle molecole e altera il corpo amigdaloidéo, il cervello entra in uno stato di allerta e organi non vitali vengono messi in uno stato di ridotta attività. Sarebbe opportuno di non ritenere mai la vita una lotta emotiva, siamo noi a produrre i nostri stati interiori e il messaggio che invia la paura è: “Noi dobbiamo cambiare”. Il libro cita anche gli ottimisti. Questi hanno livelli più bassi di proteina connessi all’infiammazione, quindi hanno un sistema immunitario migliore e pronto a rispondere a fattori di rischio. Il libro ricorda anche il nostro stile di vita che soffoca la vita, perché spesso non conosciamo il bello, ma l’utile. Il pensiero utile prevede solo utili non poesia arte bellezza. Il pensiero utile è talmente brutto che non può considerarsi un pensiero. Il senso della nostra esistenza è racchiuso tra l’amore e la bellezza. Per i greci l’amore non è alla portata di tutti e non si può scrivere in un manuale come quello consegnato agli studenti dei college americani. Platone sosteneva che la bellezza delle anime è più preziosa di quella dei corpi, quella chiamata anche bellezza eterna. Insomma Geometrie riflessive, scusate il gioco di parole, fa riflettere davvero tanto, la sua lettura è consigliatissima per tentare di vivere in un mondo migliore.