L’individuazione del covo e la sua perquisizione sono tappe fondamentali nell’indagine
E’ in vicolo San Vito (ex via Cv31), in pieno centro a Campobello di Mazara, il covo dove si sarebbe nascosto il super latitante Matteo Messina Denaro negli ultimi periodi. La casa è stata perquisita stanotte.
Alle operazioni ha preso parte il procuratore aggiunto di Palermo Paolo Guido e ora è presidiata dai carabinieri. Alle 8,30 al covo sono arrivati gli uomini del Reparto investigazioni scientifiche di Messina che stanno passando al setaccio l’abitazione. Sul posto anche il capitano dei carabinieri della compagnia di Mazara del Vallo Domenico Testa.
Messina Denaro viveva in una casa che negli ultimi mesi, dopo il trasferimento dei proprietari, è rimasta disabitata.
A parte abiti e profumi di lusso, non è stato reso noto cosa sia stato trovato di importante all’interno del covo usato dal boss durante l’ultimo periodo della sua latitanza. Centro di 11 mila abitanti in provincia di Trapani, Campobello è a soli 8 chilometri da Castelvetrano, paese di origine di Messina Denaro e della sua famiglia. L’individuazione del covo e la sua perquisizione sono tappe fondamentali nella ricostruzione della latitanza del capomafia. E non solo. Diversi pentiti hanno raccontato che il padrino trapanese era custode del tesoro di Totò Riina, documenti top secret che il boss corleonese teneva nel suo nascondiglio prima dell’arresto, fatti sparire perchĂ© la casa, a differenza di ora, non venne perquisita.