Una sconfitta contro il Lecce ci può stare, tra il Messina e la formazione pugliese il paragone tecnico è davvero un azzardo, ma se ad aiutare le grandi del campionato ci si mettono anche gli arbitri che da tre gare consecutive danneggiano i giallorossi, è arrivata l’ora che la società faccia sentire la propria voce nelle sedi opportune reclamando il sacrosanto diritto di avere degli arbitraggi il più possibile imparziali. Il Lecce non ha bisogno di regali, probabilmente avrebbe stravinto la gara di oggi, considerato che il Messina ormai da tanto tempo non vede più la porta, ma è chiaro che se regali un rigore al 18′ perchè la sfera calciata da Vutov sbatte sul braccio di De Vito che si trova ad un metro di distanza, è chiaro che per i pugliesi la strada diventa in discesa ed hai provocato un danno non indifferente alla formazione di casa. Ad azione invertita, l’arbitro ha sorvolato su un netto fallo in area su Milinkovic che, però, ha avuto la gravissima colpa di tenere incollata la palla sui piedi all’altezza del dischetto del rigore senza tirare. Lucarelli preso dalla foga di recuperare lo svantaggio ha inserito Ferri al posto di Grifoni ed ha sbilanciato la squadra in avanti lasciando spazio ai pugliesi che non si sono fatti pregare ed hanno raddoppiato con Persano che ha infilato Berardi con un potente diagonale. Nella ripresa i padroni di casa hanno cercato in tutti i modi di riaprire la partita, ma il Lecce ha saputo controllare bene ed è riuscito a segnare anche la terza rete con l’ex Caturano che oggi ha firmato la sua personale doppietta. A fine gara la squadra è stata fischiata dai tifosi durante la corsetta defadigante ed è stato preso di mira Pozzebon che nell’ultimo mese è stato troppo distratto dalle voci di mercato ed oggi la sua prestazione è stata davvero indisponente. Negli spogliatoi mister Lucarelli ha tuonato contro l’arbitro, ma ha cercato di smorzate i toni delle sacrosante contestazioni dei tifosi.