Impone pizzo a commerciante di Patti, all’ultimo pagamento trova i poliziotti e lo ammanettano

Si era presentato come un venditore di origano; poi come un amico che poteva mediare per evitare altrimenti possibili problemi con malviventi a lui noti; quindi aveva avanzato richieste di denaro per pretese esigenze personali; infine aveva gettato la maschera esigendo, per mesi, dazioni di migliaia di euro a cadenza regolare sotto minaccia di morte. E’ questo il collaudato crescendo di facce e condotte con cui il pregiudicato barcellonese Tindaro Coppolina di 34 anni aveva condotto nel baratro economico, personale e familiare un onesto commerciante di Patti costretto a versargli – da quasi un anno – un’ingente parte dei ricavi del proprio avviato esercizio commerciale per non incorrere in prospettati maggiori guai, per sé e la propria famiglia.

I toni amichevoli delle origini avevano, del resto, lasciato ben presto spazio a ben altre nette intimazioni che non lasciavano spazio ad equivoci.

È stato solo quando le pretese di denaro cominciarono a susseguirsi senza tregua, costringendo la vittima ad attingere ai risparmi personali e della famiglia nonché a ricorrere all’indebitamento, che la stessa ha compreso che la morsa delle estorsioni in cui era avvinta non avrebbe avuto fine ed ha perciò trovato il coraggio di riscattare la propria dignità e libertà rivolgendosi alla Polizia di Stato.

Gli uomini del Commissariato di Patti hanno avviato immediatamente le relative indagini, dirette dal Sostituto Procuratore Luca Melis: nel giro di pochissimi giorni ed all’esito di un serratissimo lavoro investigativo hanno ricostruito gli episodi patiti dalla vittima; hanno identificato l’autore delle condotte criminali nel pregiudicato, noto all’Ufficio per precedenti reati contro il patrimonio; hanno assistito in diretta alle minacciose pretese rivolte dall’estorsore alla vittima; infine – con un intervento fulmineo – hanno sorpreso il criminale quando egli aveva appena incassato dal malcapitato esercente il provento di una nuova estorsione: l’ultima.

Coppolina (addosso al quale è stato peraltro trovato un coltello) è stato così tratto in arresto dai poliziotti per estorsione continuata ed aggravata e condotto presso la camera di sicurezza del Commissariato di Patti, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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