Il vicepresidente regionale dell’Associazione Italiana per l’Ambiente definisce la situazione ambientale “gravissima e rischiosa per i cittadini”
Continua il lavoro dei vigili del fuoco di Messina a Mazzarà Sant’Andrea per l’incendio che il 25 giugno si è propagato dalla vicina vegetazione alla discarica.
Sul posto stanno operando due squadre, mezzi per il movimento terra utili per bonificare cumuli di rifiuti, un canadair e un elicottero EricksonS-64.
Dopo l’amaro sfogo del sindaco del comune tirrenico, oggi registriamo la preoccupazione del vice presidente regionale dell’Associazione Italiana Medici per l’Ambiente Giuseppe Falliti.
L’Associazione Italiana Medici per l’Ambiente chiede che venga immediatamente dichiarato lo stato di emergenza sull’intero Comprensorio tirrenico per i seguenti gravissimi motivi:
– Carenza di Piani di Emergenza per tutti i Comuni della fascia tirrenica.
– Presenza di nubi tossiche nere, dense che rendono l’aria irrespirabile e non sono confinate né confinabili.
– Blocco della filiera alimentare a causa della ricaduta di sostanze cancerogene e diossine.
– Pericoli sanitari incombenti in una zona fortemente penalizzata per carenze dell’assistenza ospedaliera.
– Situazione di inquinamenti atmosferici, del suolo e delle acque che mettono a repentaglio Residenti e turisti.
Giuseppe Falliti ha scritto al Presidente della Regione siciliana affinchè si faccia luce sui Piani di Emergenza dei Comuni del Comprensorio e chiede se tali Piani di protezione civile abbiano tenuto conto di un incidente simile nelle aree esterne al perimetro della discarica di Mazzarrà.
“Non è pensabile -tuona Falliti- che le attuali indicazioni ai Cittadini possano limitarsi a consigli del tipo ‘chiudete le finestre’, quando le temperature superano i 30° C! Perchè per l’emergenza incendio non sono stati previsti impianti adeguati ed autosufficienti?”.
Falliti ritiene che gli elementi inquinanti rimarranno in circolazione per diverse settimane e ritiene che l’Arpa si debba prodigarsi per mettere in sicurezza il territorio.
Il vicepresidente regionale dell’Associazione Italiana Medici per l’Ambiente ritiene “obbligatorio che venga controllata la filiera alimentare dalla produzione alla distribuzione, dalla vendita al consumo per accertarsi che nelle nostre tavole non arrivino cibi intrisi di sostanze cancerogene e tossiche”.
Falliti chiede anche un potenziamento degli ospedali e ritiene che la situazione sia “gravissima e tutto non può essere lasciato oltre che all’impegno delle Forze dell’Ordine per domare l’incendio, al destino ed al miracolo, trascurando il diritto dei Cittadini ad essere adeguatamente informati”.