I due ex assessori regionali avrebbero favorito i candidati di due progetti da 10 e 15 mila euro
Due ex assessori della Regione Siciliana, Ruggero Razza, di FdI, e Antonio Scavone, del Mpa, sono indagati nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Catania sfociata negli arresti domiciliari di tre medici e di un ex funzionario amministrativo dell’università.
Indagato anche il presidente dell’ordine dei medici di Catania, Ignazio La Mantia.
Ruggero Razza, ex assessore alla Sanità, e Antonio Scavone, ex assessore al Lavoro, sono indagati per turbata libertà di scelta del contraente. La Procura, che ha coordinato le indagini dei carabinieri del comando provinciale di Catania, contesta un diverso episodio ciascuno.
Razza avrebbe favorito un candidato per un progetto da 10 mila euro per ‘Osas Catania – sentinelle della prevenzione’. Scavone un altro candidato per un progetto da 15 mila euro per il ‘Centro cardio hub e spoke – modello di prevenzione e riabilitazione’.
Per loro e per altri cinque indagati la Procura aveva chiesto l’applicazione della misura interdittiva della sospensione dall’esercizio di un pubblico ufficio o servizio. Il gip deciderà all’esito dell’interrogatorio di garanzia, come previsto dalla legge.
L’ex assessore regionale alla Sanità Ruggero Razza, è anche imputato nell’ambito dell’inchiesta, pendente a Palermo, sulla presunta falsificazione dei dati Covid in Sicilia. In quel procedimento la Regione Siciliana si è costituita parte civile.