Nella mattinata odierna si è svolta in Prefettura, nella sala di Protezione Civile, una riunione finalizzata a un esame congiunto della problematica concernente la presenza di scie inquinanti nell’area marina antistante il versante jonico della provincia di Messina.
All’incontro, presieduto dal Prefetto di Messina, Maria Carmela Librizzi, hanno partecipato i Sindaci dei Comuni di Furci Siculo e Roccalumera, l’Assessore alla Protezione Civile del Comune di Pagliara, il Comandante della Capitaneria di Porto di Messina, il Direttore della struttura territoriale ARPA di Messina, il Responsabile del Laboratorio di Sanità Pubblica dell’Azienda Sanitaria Provinciale, nonché il gestore del depuratore consortile in uso ai predetti Comuni.
In tale occasione, è emersa la presenza di tale fenomeno nel comprensorio jonico, che si registra ogni anno a conclusione della stagione estiva e, segnatamente, nel periodo compreso tra la fine di agosto e la metà di settembre.
A tale riguardo, si è preso atto che le periodiche attività di monitoraggio svolte dall’ARPA sull’acqua marina e dal Laboratorio di Sanità Pubblica dell’ASP sulle aree di balneazione non hanno fatto emergere, nella zona interessata, alcuna situazione di criticità.
Tuttavia il Prefetto, in relazione alla problematica segnalata e atteso il carattere temporaneo del fenomeno, ha sottolineato la necessità di intensificare, nell’arco temporale sopra indicato, l’attività di monitoraggio dell’area marina in questione a cura dell’Azienda Sanitaria Provinciale, dell’ARPA e della Capitaneria di Porto di Messina, in base agli specifici profili di competenza, al fine di risalire alle cause che ne determinano l’insorgere.
In proposito si è altresì riservato di segnalare per tempo la questione all’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente, che, nell’ambito delle azioni a tutela e salvaguardia dell’ambiente, ha avviato un programma di monitoraggio del mare al largo delle coste siciliane, svolto, durante la stagione estiva, con appositi campionamenti tramite le due imbarcazioni di ARPA Sicilia, Galatea e Teti.