La DIA, articolazione del Dipartimento di Pubblica Sicurezza, ha eseguito provvedimento di confisca emesso dal Tribunale Misure Prevenzione di Messina nei confronti del 61enne pregiudicato di Tortorici, Vincenzo Galati Rando, condannato sia nell’ambito del noto processo “Mare Nostrum” in quanto ritenuto affiliato ad associazione mafiosa tortoriciana, che per tentata estorsione e furto aggravato.
La misura che colpisce la villa dell’uomo sita a Torrenova (ME), scaturisce da un’articolata attività investigativa svolta dagli operatori della DIA culminata nella proposta di applicazione di misura di prevenzione patrimoniale a firma congiunta del Direttore della DIA e del Procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia di Messina.
Il lavoro degli investigatori ha fatto emergere la posizione di rilievo di Galati Rando in seno all’associazione mafiosa tortoriciana; ruolo confermato, tra l’altro, da vari collaboratori di giustizia, secondo cui l’uomo era sfuggito, nel 1991, ad un attentato dove era rimasto ucciso, invece, un giovane che gli somigliava.
Negli anni successivi, è risultato coinvolto anche nella gestione del giro di prostituzione in tre frequentatissimi night club della fascia tirrenica della provincia.
Da ultimo, anche altri collaboratori di giustizia hanno confermato il ruolo rivestito da Vincenzo Galati Rando, individuato quale persona che segnalava i cantieri da sottoporre successivamente ad estorsione.
L’attività di indagine economico finanziaria espletata dagli specialisti della DIA ha consentito di appurare come il soggetto sia riuscito nel tempo a incrementare il suo patrimonio attraverso i reimpiego di profitti illeciti provenienti dai fatti costituenti reato, per taluni dei quali lo stesso è stato già condannato, pur non avendo redditi ufficiali proporzionati.