La lotta alla mafia a Barcellona P.G. è impossibile senza magistrati

La carenza d’organico presso la Procura della Repubblica di Barcellona  Pozzo di Gotto ha superato ogni soglia di allarme e le istituzioni non possono abbandonare in questo modo un presidio di legalità, in un territorio ad alto rischio.  Per questo gli on. del PD Pietro Navarra e Franco De Domenico, ciascuno nel proprio ruolo, hanno presentato – insieme al deputato nazionale Carmelo Miceli – un’interrogazione al Ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, e al Presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci.
“Il Plenum del Consiglio Superiore della Magistratura – scrivono i deputati nelle interrogazioni – ha deliberato, nella seduta del 20 febbraio 2019, a seguito della procedura concorsuale per la copertura di posizioni presso gli uffici requirenti, il trasferimento presso le sedi di Nola, Messina e Palermo di tre dei quattro Sostituti Procuratori attualmente in organico presso la Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto.
Il numero dei magistrati della Procura di Barcellona P.G. in pianta organica, tra l’altro,  era già stato rideterminato di recente (2016), in riduzione, nonostante il parere contrario del CSM. Una volta effettuati i suddetti trasferimenti, quindi, la Procura della Repubblica presenterà una scopertura dell’organico dei sostituti procuratori pari al 75%, notevolmente più alta di tutte le altre tre Procure di destinazioni dei magistrati in servizio a Barcellona Pozzo di Gotto.
Si tenga presente che, nel solo 2018, l’ufficio della Procura della Repubblica di Barcellona ha iscritto ben 3.452 notizie di reato, a fronte di un ruolo di oltre 850 per ciascuno dei quattro magistrati. Questi dati costituiscono un’ulteriore testimonianza di come la Procura di Barcellona P. G. rappresenti un fondamentale ed imprescindibile presidio di legalità in uno dei territori in cui, storicamente, la mafia ha dimostrato una maggiore capacità pervasiva del tessuto sociale ed economico, nonché uno strutturato quanto diffuso radicamento. D’altronde, le relazioni annuali della Direzione investigativa antimafia e della Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo indicano costantemente in Barcellona Pozzo di Gotto il centro criminale più rilevante della provincia di Messina, sia in rapporto al volume di interessi illeciti che in relazione alla pericolosità delle condotte.
Il contrasto alla criminalità mafiosa deve rappresentare una priorità assoluta per l’intera classe politica, riducendo al minimo le possibilità che Cosa Nostra affermi il proprio predominio laddove lo Stato dia l’impressione di essere assente”.
Per questo, gli Onn. Navarra e Miceli invitano il Ministro a riferire in Commissione e l’on. De Domenico chiede al Presidente della Regione se intenda attivarsi tempestivamente presso il Ministero affinché garantisca, nell’immediato, un’adeguata copertura dell’organico.
“Il messaggio di una riduzione del presidio – concludono i parlamentari – appare devastante e sintomatico di un calo di tensione nel contrasto alla criminalità organizzata che, negli ultimi tempi, ha mostrato segni di recrudescenza del fenomeno specie nel territorio di competenza della Procura di Barcellona Pozzo di Gotto”.

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