Un concerto che presumibilmente diverrà storico ha inaugurato al Teatro Vittorio Emanuele di Messina la stagione concertistica 2016-2017 dell’Accademia Filarmonica e dell’Associazione musicale Vincenzo Bellini. Al pianoforte la giovane sudcoreana Jiyeong Mun che, in virtù d’un prodigioso approccio genuino allo strumento, si è guadagnata negli ultimi anni il consenso del pubblico e di prestigiose giurie internazionali. Un successo che affonda le radici nella povertà del contesto in cui è cresciuta e, malgrado il quale, l’artista si è senza tregua dedicata allo studio del pianoforte, mossa di fatto da una naturalezza musicale inusitata.
I capelli raccolti in una lunga treccia, un viso che effigia la semplicità, Jiyeong Mun ha magistralmente dominato la scena, lasciandosi trasportare soltanto dalle onde delle note, inconsapevolmente costringendo al luccichio i lustrini dell’abito, esibendo conoscenza profonda dei pezzi e manualità portentosa.
Dalla Sonata K 333 in Si bemolle maggiore di Mozart, all’Iberia libro II di Albeniz, la pianista è giunta fino alla Fantasia in Do maggiore op. 17 di Schumann, strettamente legata all’amore del musicista per Clara Wieck e riferendosi alla quale lo stesso musicista alluse a un profondo lamento, tanto appassionato e struggente quanto frutto di quel dolore che solo l’amore ha il potere di generare.
E con le miracolose mani di Jiyeong Mun a danzare sui tasti è iniziata una stagione concertistica di grande spessore musicale.
Sabato 29 ottobre al Palacultura Antonello sarà la volta di Fabrizio Bosso, uno dei jazzisti musicali più conosciuti al mondo, e dei The Jazz Convention, insieme per rendere omaggio alla musica di Miles Davis.