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La raffineria di Milazzo che “deturpa e infetta”, diventa uno spettacolo teatrale

Domenica 13 maggio, con doppio spettacolo alle 18 e alle 21, Contrada Acquaviola n. 1, segnerà il penultimo appuntamento della V stagione di Atto Unico. Scene di Vita, Vite di Scena alla Chiesa di Santa Maria Alemanna, in via Sant’Elia 16, a Messina. In scena Antonio Alveario e Simone Corso, che è anche autore della pièce. La regia è di Roberto Bonaventura e le architetture di origami su carta sono state realizzate da Nunzio Laganà. Gli elementi scenici sono di Franco Currò, aiuto regia è Adriana Mangano, assistente alla regia è Andrea Messineo, le luci sono di Stefano Barbagallo. Lo spettacolo è prodotto da Nutrimenti Terrestri e Castello di Sancio Panza.

«Un testo apparentemente quotidiano – dichiara Roberto Bonaventura – nei dialoghi tra un padre e un figlio, ma che strilla la sua presa di posizione. La raffineria di Milazzo, situata nel cuore del paese, vicino al centro storico e davanti al mare, ne deturpa la bellezza e “infetta” la vita degli abitanti. La regia ha così scelto di mischiare poesia e bellezza con scempio e scelleratezza. Per questo motivo la scena è rappresentata da semplici quanto poetiche barche di carte (create dall’artista Nunzio Laganà), che muovono il loro significato tra la magia di un veliero colorato su cui viaggiare e sognare e il mostro della raffineria che ti inchioda e ti affonda in un destino di fine e di disfatta».

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