Ai nastri di partenza la sesta edizione del “Cammino dell’Anima”, il percorso che coniuga trekking eco-compatibile e pellegrinaggio che rientra fra i “Cammini sacri di Sicilia”, organizzato da Pasquale D’Andrea, presidente dell’associazione “Camminare i Peloritani” e da don Giovanni Lombardo, direttore artistico di “Armonie dello Spirito,” il cartellone di eventi culturali promosso dall’Arcidiocesi di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela. Sei giorni di cammino, dal 4 al 9 settembre, con cinque bivacchi per un percorso di circa 125 chilometri; la partenza sarà dal santuario di Dinnammare e l’arrivo a quello di Tindari. La proposta si arricchisce quest’anno di una nuova tappa, che prevede la sosta nei caratteristici borghi di Fiumedinisi, Mandanici, Antillo, San Basilio e Montalbano Elicona. Oltre alle bellezze naturali dei numerosi paesaggi ricchi di macchia mediterranea, biodiversità e particolari caratteristiche geo-morfologiche, sarà possibile ammirare le opere d’arte militari, gli abbeveratoi (punti di sosta dei carrettieri), le case cantoniere, i ponti in pietra, le neviere e le tante meraviglie che fanno parte di quella dimensione storico-antropologica, ancora sconosciuta a molti.
Bellezze che fanno grande territorio dei Peloritani. L’intento è quello di incrementare, edizione dopo edizione, la conoscenza dell’intero comprensorio naturale siciliano della nostra provincia. Il pellegrinaggio è una metafora della vita, è un cammino, un percorso interiore, una decisione radicale, l’abbandono di tutti i luoghi consueti, di tutte le abitudini, una rottura dello scorrere normale del tempo e quindi una rottura irreversibile.
Il pellegrino anela, certo, al luogo, alla meta, ma non ha fretta di raggiungerla; per lui il cammino non è affatto un ostacolo, un impedimento, qualcosa che sarebbe meglio non fosse, ma il vero senso della vita. Il tempo del cammino e il tempo della sosta lungo il cammino è la riscoperta di un diverso e nuovo approccio alla realtà, è una precisa scelta culturale per aiutare le persone ad interiorizzare un tempo ed uno spazio che sembrano oggi non appartenere più all’uomo. Il pellegrinaggio quindi è un’occasione privilegiata, per l’uomo e per il cristiano, di rendersi capaci di “sostare lungo il cammino della vita” per valorizzare l’incontro con l’arte, la storia, la cultura, la natura, la religiosità di un itinerario, ma soprattutto per l’incontro con se stessi e con Dio, per un’educazione all’ascolto, al dialogo, al rispetto del diverso, alla condivisione, all’amore e alla pace.
Quella di quest’anno è l’ultima edizione test. Trovati punti accoglienza definitivi, si lavora per tracciare e segnalare con cartellonistica il cammino, per rendere fruibile a tutti anche indipendentemente il cammino. Si lavora su un testimonium, la tessera del pellegrino dei due cammini, il cammino dell’anima ed il cammino della bellezza che parte per la sua seconda edizione dal 25 al 31 Ottobre, (dalla Cattedrale di Messina, alla Cattedrale di Taormina), con soste e pernottamenti a Mili San Pietro, Giampilieri Superiore, Alì, Badia di Mandanici, Savoca, Gallodoro.