Secondo l’ordinamento italiano, il gioco d’azzardo prevede un fine lucrativo legato all’attività ludica. Il termine è una commistione di due termini: l’arabo “az-zahr” che vuol dire dado e il francese “hasard” che significa appunto rischio, avvertenza; si arriva così all’italiano “azzardo”.
Chi è nato prima: l’uomo o il gioco d’azzardo?
Chi pensa che la storia del gioco della roulette in Italia o di altre forme di azzardo siano episodi moderni o risalenti a poche centinaia di anni si sbaglia: il gioco d’azzardo accompagna infatti l’uomo fin dalla notte dei tempi. I primi prototipi di dadi sono stati rinvenuti in Asia, più precisamente in Cina, e risalgono a oltre cinquemila anni fa, mentre si hanno tracce di giochi d’azzardo già nell’antico Egitto nel 4000 A.C., dove si giocava a un antenato del gioco della dama per “decidere” le sorti del defunto nell’oltretomba. In epoca romana, inoltre, si vedevano già i rudimenti di quelle che si sarebbero poi trasformate nelle corse dei cavalli: si usava infatti puntare sulle corse di bighe e di quadrighe e anche le modalità di vincita ricordavano quelle attuali. Si poteva puntare sul vincitore, su chi arrivasse “sano” al traguardo o chi uscisse dal percorso. Le scommesse non si limitavano soltanto alle corse dei cavalli ma erano disponibili anche per i combattimenti dei gladiatori. I romani quindi si dilettavano a puntare più o meno clandestinamente, perché il gioco fu proibito per motivi di ordine pubblico, ma le scommesse furono legalizzate, tanto da aver dedicato alla dea Fortuna templi e statue, confermando che la sorte era appunto una parte importante della quotidianità.
Il gioco d’azzardo nella cultura italiana
Nei primi del ‘900, in Italia era possibile praticare il gioco d’azzardo con e per denaro soltanto nei luoghi adibiti, quali le sale da gioco e casinò, successivamente altri giochi con premi in denaro sono stati legalizzati per motivi prettamente economici. Questo è il caso del Lotto, che fa ormai parte della tradizione nostrana da almeno un secolo, o di altri giochi numerici a totalizzatore come Superenalotto, Win For Life! e Eurojackpot. Non mancano giochi a base sportiva come Totocalcio e Totogol che soprattutto negli ultimi anni sono stati soppiantati dalle scommesse sportive online e non, che offrono molte più combinazioni di divertimento agli utenti che possono ora anche scommettere su risultati “live”. Ma i grandi classici non tramontano mai e così la roulette, il poker e altri giochi tipici da casinò sono fra i preferiti soprattutto in Italia, cosa che viene confermata dai dati del 2019 e inizio 2020. C’è stato infatti un netto incremento pari al 129% sul gioco del poker online dai primi mesi del 2020 rispetto al 2019 e del 76% nei giochi cash game.
Il gioco fa parte della nostra cultura fin dall’antichità, partendo dai Romani, passando per il Rinascimento e l’Illuminismo, rappresentando una pratica che accompagna l’uomo da sempre e a ogni latitudine, dall’Asia all’Africa fino a arrivare in Europa, coinvolgendo aristocratici e gente del popolo senza alcuna distinzione.