Si è celebrata a Milazzo la giornata della legalità con Tina Montinaro e i ragazzi delle scuole
“Una giornata emotivamente bella ed intensa, vissuta con oltre 200 studenti e con la Signora Tina Montinaro. Capaci di ricordare e trasmettere memoria perché il sacrificio non sia stato vano. L’intitolazione dell’aula consiliare a Falcone, Borsellino ed agli uomini e donne delle scorte è stato poi l’atto voluto e dovuto per non dimenticare mai”.
Con queste parole il sindaco Pippo Midili ha sintetizzato l’iniziativa della Pro Loco, del Comune e dell’associazione “Quarto Savona Quindici”, denominata “Capaci-Milazzo, la marcia della memoria”.
Una giornata che ha coinvolto non solo i ragazzi ma anche i cittadini che hanno ascoltato con grande attenzione e interesse la testimonianza di Tina Montinaro che ha lanciato un messaggio chiaro. “I giovani devono farsi delle domande, devono essere più curiosi e devono sapere cosa è successo nel nostro paese 30 anni fa per fare in modo che determinate cose non accadano più. Devono essere migliori di noi e meno indifferenti”. Quindi ha spiegato le ragioni di questa sua iniziativa di divulgare in tutta Italia il messaggio di legalità ma anche della conoscenza di quegli anni.
“I ragazzi devono sapere cosa è successo a Palermo. Cosa succedeva in quel periodo nella loro Sicilia. Devono sapere che ci sono stati due grandi magistrati, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, che hanno deciso di lottare contro la Mafia, nonostante fino a quel momento tutti dicevano che la Mafia non esisteva. Ma anche che accanto a loro c’era la scorta fatta di uomini e noi siamo la famiglia di uno di quegli uomini, che aveva ancora tanti sogni, che aveva desiderio di crescere i suoi figli. Oggi Palermo è cambiata rispetto al periodo della stragi di mafia. Non è più quella di una volta, non è più la Palermo delle camere della morte e tanti ragazzi scendono in piazza ribellandosi alla mafia. Ci sono tante denunce quindi è chiaro che tanto è cambiato, ma questo non significa che abbiamo vinto perché abbiamo ancora tanto da fare».
Una cerimonia alla quale hanno partecipato il magistrato della Direzione investigativa antimafia, Antonio Carchietti, rappresentanti di Prefettura e Questura e i comandanti delle forze dell’ordine cittadine. Dopo un breve messaggio del dottor Carchetti che ha sottolineato l’impegno per l’affermazione della legalità dei giudici contro lo strapotere della mafia, il sacrificio dei giovani poliziotti delle scorte, il sindaco Midili ha ricordato le difficoltà di giungere all’intitolazione dell’Aula non concretizzatasi nella precedente consiliatura, dandone merito poi agli attuali consiglieri comunali. Quindi il presidente del civico consesso, Alessandro Oliva ha ribadito l’importanza di questa intitolazione. “Un atto dovuto e voluto sia per non dimenticare sia per diffondere sempre di più la cultura della legalità e della trasparenza nelle istituzioni pubbliche”. Lo stesso Oliva assieme a Tina Montinaro ha proceduto alla scopertura della targa che adesso sarà affissa all’interno dell’Aula consiliare.