I dati dei satelliti erano chiarissimi già da ieri, eppure la protezione civile ha solo diramato un’allerta arancione. Dopo le numerose allerte rosse che si sono rivelate un bluff lo scorso anno, adesso forse non ci si vuole sbilanciare più di tanto, ma così la gente non percepisce il pericolo ed il rischio di danni alle persone aumenta in modo esponenziale. Come previsto, il più colpito è stato il versante jonico. A Nizza è esondato un torrente, interrotti i collegamenti ferroviari da Messina a Catania a partire dalle 16.46 per allagamento dei binari. La polizia stradale ha fatto fermare le autovetture che transitavano sulla A/18 Messina-Catania, e le ha dirottate all’interno delle aree di servizio per diverse ore per motivi di sicurezza. A Messina il sindaco Accorinti ha invitato i cittadini alla prudenza e non uscire di casa se non per casi strettamente necessari ed ha ordinato la chiusura dei negozi. Solito fiume di fango sul torrente Trapani, dove la collina rilascia sempre detriti ad ogni pioggia. I danni maggiori si sono registrati a Giardini Naxos e Letojanni per l’esondazione del torrente San Giovanni che ha letteralmente allagato i due comuni jonici. Si sono vissuti momenti di panico tra la popolazione, diverse autovetture sono state trascinate dalle acque ed il 74enne commerciante messinese, Robertò Saccà, risulta disperso. L’uomo aveva telefonato alla moglie dicendo di essere in difficoltà, poi di lui nessuna notizia. Saccà si trovava nel comune jonico per aprire il negozio di abbigliamento della figlia e la moglie ha lanciato un disperato appello su Facebook divulgando anche le sue foto. Il suo scooter è stato ritrovato ma dell’uomo ancora nessuna traccia.