Nel giorno in cui sono ancora in corso i lavori per la condotta Fiumefreddo e l’acqua in città è razionata, si verificano situazioni incredibili con una enorme perdita di acqua nella zona nord segnalata da un nostro lettore, il quale, visto che nessuno interveniva dopo diversi solleciti telefonici, ha provveduto a risolvere da solo il problema.
Stamani verso le ore 05.35, Marcello Puglisi che ci ha inviato questa nota, mentre percorreva la via Consolare Pompea dopo avere ultimato il servizio di notte sulle navi traghetto di RFI, all’incrocio con la via Stagno D’Alcontres (salita Papardo), ha notato una copiosa quantità d’acqua scendere furiosamente verso valle; incuriosito dall’anomala dispersione del prezioso liquido, avendo appreso che proprio in queste ore siamo in piena emergenza, ha deciso di percorrere la salita Sperone per arrivare ad individuare il punto della fuoriuscita.
Giunto all’incrocio con la via Mastroieni, Puglisi ha notato una libera e furiosa erogazione, per effetto della forte pressione (vedi foto), venire fuori da un boccalino da 70 mm alloggiato in una cassetta di rifornimento ivi collocata da diversi anni. Il solerte cittadino ha chiamato la sala operativa dei Carabinieri, i quali lo hanno messo in contatto con i colleghi della Polizia Municipale, i quali hanno fornito un numero telefonico di pronto intervento dell’Amam al quale il cittadino si sarebbe potuto rivolgere. Numero al quale nessun operatore Amam ha risposto e, pertanto, Puglisi, ha richiamato la Polizia Municipale per informarla della situazione. La centrale operativa ha comunicato che una squadra Amam sarebbe arrivata sul posto dopo l’inizio del turno antimeridiano. Il solerte cittadino pensando allo spreco del prezioso liquido in una città dove non esiste una erogazione normale come nel resto del mondo, ha deciso -dopo avere informato i carabinieri- di chiudere la valvola ed interrompere la fuoriuscita dell’acqua. Successivamente è arrivata sul posto la squadra dei tecnici Amam, ma gli interrogativi per questo episodio sono davvero tanti e le considerazioni preferiamo lasciarle ai nostri lettori.