Milan-Fiorentina è la sfida per spiccare il volo

Europa come obiettivo fisso in testa per le due squadre, Champions per il Milan ed Europa League per la Fiorentina. Umori opposti, ma Milan e Fiorentina sembrano sullo stesso piano per capacità tecniche e forza della rosa. Certo, i rossoneri sono stati costruiti in maniera differente dai viola, ma al momento il cammino delle due squadre lascia intendere che il divario non è poi così ampio. La classifica, infatti, parla di soli 5 punti. Il 10° posto dei toscani rappresenta, però, un’eccezione.

Il 3-1 rifilato ai rivali dell’Empoli nel derby tutto toscano giocato al Franchi di Firenze è l’ultimo ottimo risultato dei viola. La spinta e l’adrenalina ricevute dal successo casalingo hanno messo temporaneamente a tacere le critiche e i primi dubbi sulle potenzialità della squadra. Sull’altra sponda, il Milan vive il periodo più brutto della prima parte di stagione. Le individualità non incidono (Hiuguain, Suso e Cutrone su tutti stanno deludendo le aspettative), la squadra non ha i meccanismi tattici ben oliati e i risultati non arrivano. Due i pareggi nelle ultime uscite contro Torino e Bologna. Al Dall’Ara, i rossoneri non hanno quasi mai impensierito i padroni di casa, però, in certe partite, se vuoi lottare per arrivare in Champions, devi emergere in un modo o nell’altro. Il processo per diventare una grande squadra è lungo e complicato, questo è evidente.

Lo storico dei precedenti fra le due squadre segna quota 156 partite nel massimo campionato italiano. Nel confronto è in vantaggio il Milan, grazie alle 71 partite vinte contro le 42 della Fiorentina. Se andiamo a vedere i soli match disputati a San Siro, teatro della sfida di sabato, sono 47 a 11 i successi dei rossoneri. La sfida del 28 aprile 1996 è stata dolcissima per i tifosi milanisti, visto la conquista dello scudetto numero 15 arrivata proprio grazie alla vittoria per 3-1 contro i viola. I rossoneri si scatenano quando vedono i toscani, risultando infatti la squadra che ha messo a segno più gol contro la Fiorentina: ben 245 solo in A.

Per quanto concerne le probabili formazioni, Gattuso può e deve mettersi le mani fra i capelli. La sfortuna aleggia dalle parti di Milanello e dopo aver risolto le assenze in difesa dell’ultimo periodo, adesso è il centrocampo a preoccupare il calabrese campione del mondo con l’Italia nel 2006. Biglia e Bonaventura sono i noti infortunati a lunga degenza. Kessie e Bakayoko sono stati squalificati, il primo per somma di gialli e il secondo per un’espulsione, e le soluzioni scarseggiano. Gli unici rimasti in quel ruolo sono Mauri, Bertolacci e Montolivo. Possibili vari esperimenti, anche tattici, ma al momento è complicato ipotizzare delle certezze. Sul fronte opposto, Pioli si presenta con il classico 4-3-3. Gerson o Fernandes, Mirallas o Pjaca, questi i due ballottaggi, con i primi favoriti. Per il resto, confermato l’11 tipo.

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