E’ stato rinvenuto un intero impianto di rifornimento con 29 mila litri di carburante sporco
Aumentano i costi per l’ampliamento delle aree interessate dalle operazioni di bonifica del piazzale di ATM. Nel corso dei lavori di messa in sicurezza sono emersi ben cinque serbatoi ancora pieni di combustibili e liquidi oleosi e diversi metri di tubature, ormai corrose, che hanno condotto alla dispersione nel terreno delle sostanze inquinanti. Per 30 anni si è inconsapevolmente proseguito nelle regolari attività con centinaia di mezzi che ogni giorno sostavano e attraversavano l’area senza immaginare quanto presente sotto l’asfalto. Sono più di 1300 i metri quadri coinvolti e si stimano oltre 12 mila tonnellate di terreno da smaltire per condurre a una completa bonifica dell’area in cui si sta scavando fino a circa 6 metri di profondità per eliminare completamente la contaminazione provocata da più di 29 mila litri di miscele di carburanti e lubrificanti sporchi.
“Si tratta di un ulteriore regalo della mala gestione della vecchia ATM” – dichiara il Presidente, Giuseppe Campagna – “che con un disegno da censurare sotto tutti i profili ha ben pensato di occultare tutto, comprese le botole, per nascondere le proprie responsabilità davanti alla giustizia, all’ambiente e alla cittadinanza. Possiamo solo auspicarci che la questione si risolva nel più breve tempo possibile visto il disagio che tutti noi stiamo vivendo”.
“Ci teniamo a sottolineare che i lavori si stanno svolgendo in piena sicurezza per tutti i lavoratori – precisa il Direttore di ATM, Claudio Iozzi – Grazie a un monitoraggio attivo h24 delle emissioni nell’atmosfera. Speriamo entro la primavera di superare la fase critica e proseguire con il cronoprogramma dei lavori di qualificazione del piazzale”.
“In questa città per troppi anni si sono seppelliti i problemi – dichiara il Sindaco, Federico Basile – Dal 2018 abbiamo iniziato ad aprire il vaso di Pandora e quello che abbiamo trovato, e stiamo continuando a trovare, è vergognoso. Messina non è, e non può essere considerata una discarica, così come hanno pensato alcuni concittadini che in passato hanno ben pensato di occultare, senza alcun tipo di bonifica, l’intero impianto di rifornimento dell’azienda con serbatoi e pensilina. Sono molto amareggiato per questa situazione che porta a una spesa imprevista di circa 3 milioni di euro, spesa che dovrà necessariamente essere dirottata da altri servizi che avremmo potuto offrire alla città.”.
“I lavori in corso – sottolinea il vicesindaco Salvatore Mondello – saranno svolti con la massima precisione e celerità per garantire la piena sicurezza non solo della città ma anche dell’azienda di trasporto pubblico. L’interdizione di una buona parte del piazzale di ATM provoca ritardi non indifferenti sia nella quotidiana gestione dei servizi, sia nel portare a compimento il piano di sviluppo industriale previsto per i prossimi mesi all’interno della rivoluzione della mobilità messinese.”