Ospedale Taormina, licenziamento in massa per gli addetti alle pulizie

Dopo la “minaccia” di trasferimento a Palermo del Centro Cardiologico del Mediterraneo di Taormina si è creato un torbido equilibrio fra le parti che oltre a penalizzare il servizio essenziale ha innescato l’ennesima compressione dei livelli occupazionali. Il Centro Cardiologico dovrebbe restare a Taormina ma le sovvenzioni sono state ridotte da 5 milioni a 900.000 euro. La convenzione fra l’Ospedale San Vincenzo di Taormina e L’ospedale Bambino Gesù di Roma resta attiva ma non si capisce a quali condizioni, l’unica certezza è che sono stati sacrificati i lavoratori impiegati nel servizio di pulizia già raggiunti da lettera di licenziamento collettivo.

In buona sintesi la stazione appaltante Bambino Gesù di Roma ha comunicato all’impresa appaltatrice Coopservice s.coop.p.a. la rescissione anticipata del contratto per la presunta chiusura del Centro di Cardiologia che poi non si è concretizzata; la Coopservice s.coop.p.a., facendo seguito all’avviso di licenziamento collettivo e adducendo successivamente di non essere stata informata dalla stazione appaltante di eventuale impresa subentrante, il10 giugno 2016 ha sospeso dal servizio e dalla retribuzione 10 lavoratori impiegati nell’appalto di pulizia presso il Centro Cardiologico del Mediterraneo – Bambino Gesù di Taormina.

Il sindacato Orsa ritiene che dopo la sospensione dei citati lavoratori il servizio è espletato da altri operatori in forza all’impresa PFE S.p.A. Alla luce dei fatti sembra che la stazione appaltante “Bambino Gesù” di Roma abbia disdetto anzitempo l’appalto con la Coopservice s.coop.p.a e affidato il servizio alla subentrante PFE S.p.A. trascurando che in caso di subentro di altra impresa L’art. 37 del CCNL di settore impone il passaggio diretto dei lavoratori, già in forza sull’appalto, alle dipendenze dell’impresa subentrante. La stazione appaltante doveva quindi garantire la conservazione dei posti di lavoro, ma così non è stato.

In tutto questo non si registra il doveroso intervento dell’ASP 5 di Messina. L’Orsa ritiene che sia in atto una procedura anomala che non chiarisce i motivi dell’avvicendamento fra le due imprese appaltatrici e lascia i lavoratori nel limbo della sospensione che impedisce loro di accedere all’eventuale indennità di mobilità e soprattutto nega il diritto di conservazione del posto di lavoro alle dipendenze dell’impresa subentrante.

Il sindacato autonomo chiede alla Direzione Territoriale del Lavoro di Messina la convocazione di tutte le parti in causa: Coopservice s.coop.p.a., Bambino Gesù Roma, ASP 5 Messina, Ospedale S. Vincenzo Taormina, PFE S.p.A.; per la sospensione delle procedure di licenziamento attivate dalla Coopservice s.coop.p.a. e il passaggio diretto dei lavoratori alle dipendenze dell’impresa subentrante. Il 20 giugno alle ore 9:00 i lavoratori effettueranno un sit-in di protesta presso la sede della Direzione Territoriale del Lavoro Messina.

 

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