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Palagiustizia bis, dubbi su risorse polo logistico della Marina Militare

“L’annuncio ormai ufficiale e definitivo, grazie anche alla firma per la cessione delle aree del prossimo 9 febbraio, che il secondo Palazzo di giustizia sarà realizzato nella vasta area dell’ex ospedale militare di viale Europa, ha come conseguenza il trasferimento del Dipartimento Militare di Medicina Legale nell’ex Polo logistico della Marina Militare di via Uberto Bonino, su cui però vi sono ancora alcuni nodi da sciogliere”.

Il consigliere comunale Libero Gioveni, interviene sull’infinita vicenda del Palagiustizia satellite, soprattutto in riferimento alla nuova allocazione del DMML.

L’ormai definitiva decisione dell’Amministrazione di realizzare i nuovi uffici giudiziari nell’immensa area dell’ex ospedale militare – spiega Gioveni – deve fare senz’altro i conti con le non certamente chiare modalità di trasferimento di personale, attrezzature e corposo archivio del Dipartimento militare di medicina legale che, occorre precisare, è l’unico rimasto nel Mezzogiorno (oltre a quello di Palermo) che riesce a offrire un prezioso servizio all’utenza sia militare che civile proveniente da parecchie regioni del sud (con tutto ciò che ne consegue positivamente per tutto l’indotto).

L’idea di trasferire tutto negli angusti magazzini della Marina Militare siti in via Bonino – afferma convinto il consigliere – andrebbe decisamente approfondita sia per la scelta certamente decentrata rispetto all’attuale sito, sia soprattutto per gli esorbitanti costi a cui occorrerebbe far fronte per riqualificare e adeguare totalmente una struttura dove tra l’altro vi è depositata una considerevole quantità di amianto dannoso per la salute!

Non risulta ancora chiaro, infatti – prosegue l’esponente centrista – se nei famosi 17 milioni di euro ministeriali che servirebbero a far nascere il secondo Palazzo di giustizia rientrerebbero anche questi costi, oppure l’opzione di adeguare l’ex Polo logistico della Marina andrebbe a gravare pesantemente nelle casse comunali che, come è noto, non potrebbero certamente sostenere un’operazione di così tale portata!

Alla luce di queste considerazioni, quindi – conclude Gioveni – si rende necessario e urgente, vista l’assenza dell’assessore all’urbanistica De Cola nell’ultima seduta di Commissione appositamente convocata sulla vicenda, un ulteriore approfondimento, anche alla presenza di tutti gli altri soggetti istituzionali direttamente o indirettamente interessati, perché la città ha tutto il diritto di conoscere a 360 gradi gli effetti di un’operazione di tale portata.

 

 

 

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