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Passaggio di consegne tra il Commissario Romano e il Sindaco Metropolitano Accorinti

Oggi, alle 12.35, presso la Sala Consiglio di Palazzo dei Leoni, è avvenuta la cerimonia d’insediamento di Renato Accorinti quale Sindaco Metropolitano. Il passaggio delle consegne, dal Commissario Filippo Romano a Renato Accorinti, è avvenuto in presenza dei sindaci della nuova metropoli. “Adesso Messina ha una struttura diversa– dichiara, in una sala gremita di politici, giornalisti, fotografi e curiosi, il commissario Romano – La struttura appartiene ai comuni. Consegniamo al sindaco un bilancio che è ben tenuto”.

“Non era nella mia mente l’obiettivo di arrivare così lontano – esordisce Accorinti – Ma io penso che bisogna essere concreti come i sognatori: per esserlo dobbiamo essere uniti, dobbiamo fare squadra. Abbiamo un territorio unico con una biodiversità incredibile. Dobbiamo preservarlo e per farlo, dobbiamo iniziare dalle infrastrutture. Abbiamo bisogno di porti, di aeroporti e dell’autostrada del mare. Solo se il Sud cambia, l’Italia può cambiare. Dobbiamo fare squadra: questa città è accogliente, accoglierà quelli che può accogliere”. Il Sindaco metropolitano si è poi soffermato sull’argomento scottante dell’inquinamento del Tirreno, dove ‘si muore’: “ la zona tirrenica dev’essere disinquinata. Parlo di quelle zone dove le mafie rubano il nostro futuro, ma per raggiungere questo obiettivo dobbiamo capire insieme i problemi e condividerli. In 108 siamo qui per cambiare la nostra vita”.

“Il nostro compito non è quello di asfaltare le strade, – dichiara il presidente dell’Ars. Giovanni Ardizzone, ricollegandosi a quanto già detto da Accorinti, riguardo alle infrastrutture – guai a fare questo sbaglio. Messina ha più comuni rispetto alle altre città e sappiamo che le città metropolitane sono il motore trainante della crescita. L’80% della ricerca si svolge proprio nelle città metropolitane, quindi, non dobbiamo dimenticarci che Messina è una città universitaria ed è sede del CNR. Abbiamo il dovere di riflettere sul Piano Strategico (per accattivare le risorse) – e di prepararlo come prima cosa. E’ questa la chiave di lettura che dobbiamo dare alla città Metropolitana di Messina: torta che non si divide con le altre città”. Ai sindaci presenti Ardizzone ricorda che l’area dello Stretto è composta da ben 1.200.000 abitanti e, quindi può essere attrattiva di risorse. “ Oggi, questa è la vostra sede – continua il politico peloritano – e questa opportunità, che è di tutti, dobbiamo portarla come peso politico, sia a livello nazionale che regionale. Il futuro è a portata di mano. Ma è essenziale che non ci ricordiamo solo di alcune zone, trascurandone altre. Oggi, la nostra città ha raggiunto un grande risultato”.

Ha concluso gli interventi il presidente della Regione Rosario Crocetta: “Questa è una opportunità per stare insieme e condurre battaglie collettive. Noi avremmo voluto una riforma più radicale, comunque sia, il cammino è stato fatto. Il grande risultato è stato incassato. Adesso i piani regolatori li redigerà la città metropolitana. Abbiamo un territorio che ha grandi potenzialità turistiche a cui la politica non ha reso giustizia. Prioritaria è la questione rifiuti: noi non possiamo incenerire i rifiuti di mezza Italia. Inoltre, dobbiamo puntare sulla differenziata. Ma la grossa disgrazia di Messina, non è solo la questione rifiuti, ma anche e soprattutto il dissesto del territorio, la massoneria deviata, le mafie e questa città ha il dovere di difendersi. Qualcuno avrebbe dovuto pensarci già da anni. Ora abbiamo il dovere di crescere, rispettando l’ambiente ed i giusti equilibri. Purtroppo, abbiamo il dovere di governare ed ogni comunità deve avere il suo cantiere”.

 

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