Piovono insulti al Vittorio Emanuele tra Puglisi e la Crocè, chiesta la rimozione del Presidente

Giornata di passione quella vissuta ieri al Vittorio Emanuele, dove i lavoratori della Fp Cgil e della Cisl Fp, dopo decine di appelli e richieste di incontro rimaste inascoltate, nel corso dell’assemblea convocata per discutere della questione teatro, hanno deciso di occupare la sala in cui era in corso la riunione del Cda.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la mancata approvazione del bilancio, questione che ha gettato nello sconforto le maestranze in attesa del pagamento dello stipendio. A preoccupare, considerata la precaria situazione economico-finanziaria dell’ente, è la futura stabilità finanziaria, da cui dipendono le sorti di un centinaio  di persone.

La decisione di occupare è stata la conseguenza del rifiuto del presidente Puglisi di ricevere i lavoratori. “Puglisi – scrivono la segretaria generale della Fp Cgil Clara Crocé e di settore, Rosa Raffa – ha reagito male, assumendo un atteggiamento scorretto nei confronti di persone che hanno diritto di conoscere il loro futuro”. Più nel dettaglio, a seguito delle critiche mosse dalla Crocé, il presidente avrebbe accusato quest’ultima di avere un comportamento “fascista”, rifiutando di fornire qualsiasi incontro.

Alla fine della riunione del Cda, il Presidente Puglisi è andato via rifiutando qualsiasi confronto con i lavoratori e il sindacato. Ma, a dire del Sindacato, avrebbe nuovamente apostrofato la Segretaria Generale della Fp Cgil, con ingiurie di comportamenti fascisti.

“Le affermazioni del presidente Puglisi – affermano i sindacalisti – sono inaccettabili.  Di fronte a parole del genere, non possiamo che chiedere al sindaco l’immediata rimozione dello stesso Puglisi ed inoltre, insieme ai rappresentanti della Fp Cisl, valuteremo la possibilità di chiedere condanna per comportamento antisindacale”  .

Alcuni componenti del Cda  hanno preso le distanze  e hanno stigmatizzato i comportamento assunto dal Puglisi. Un componente del Cda si è fermato con i lavoratori per spiegare alcuni passaggi relativi all’approvazione del bilancio e alla nomina del sovrintendente .

“Intanto i lavoratori aspettano risposte che non arrivano – concludono i segretari generali delle funzioni pubbliche di Cgil e Cisl –le maestranze non percepiscono stipendi da due mesi, a causa della mancata approvazione del bilancio ed esprimiamo preoccupazioni in merito alla prossima programmazione e agli stanziamenti delle somme in bilancio . Non possiamo consentire che scelte sbagliate abbiano delle ricadute negative sui lavoratori.

 

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