Dopo diversi pareri negativi, oggi il Collegio dei revisori del Comune di Messina ha espresso parere positivo al bilancio previsionale 2015. Nel documento del parere, i revisori invitano l’Amministrazione comunale a prevedere nel bilancio 2016-2018, la copertura degli interessi di mora non rilevati nell’esercizio 2015, così come previsto dalla normativa vigente, e a non considerare le entrate future della TASI, poiché soppressa.
Una raccomandazione al futuro presidente che non sarà più Dario Zaccone. Il professionista, infatti, ha rassegnato nuovamente (lo aveva già fatto a febbraio) le dimissioni che, stavolta, sembrano davvero essere irrevocabili.
Il Consiglio dei revisori, tuttavia, mette in evidenza che il documento contabile è stato approvato, in via definitiva, l’11 maggio scorso, con un ritardo di oltre 4 mesi. Ciò costituisce una grave criticità poiché si tratta di un documento con finalità di programmazione e di una gestione ormai ampiamente conclusa.
A convincere il Collegio dei revisori a rilasciare il parere positivo, nonostante le previsioni di entrata e spesa non siano stati ricondotti ai valori richiesti, la differenza di oltre 51 milioni di euro (altro che pelo nell’uovo) tra la versione precedente e l’ultima inviata ai revisori del Comune di Messina.
L’enorme ritardo vanifica la “logica della programmazione” e, nonostante il parere positivo, i revisori hanno evidenziato alcune criticità in merito all’allineamento delle previsioni di spesa, tra quanto effettivamente impegnato e accertato nel preconsuntivo 2015; alcune erronee imputazioni di voci di spesa; previsione di copertura dei servizi a domanda ed altre criticità messe nero su bianco nel documento inviato anche alla presidenza del Consiglio comunale. A tal proposito, Emilia Barrile ha scritto al sindaco affinchè il documento contabile arrivi in tempi brevi al Consiglio comunale che dovrà provvedere alla votazione, dopo che la Commissione competente lo avrà esitato.
