Ragazzo picchiato da 30 coetanei perchè di destra, interviene Città Plurale di Messina

Un appello ai partiti ed alle forze politiche affinché non minimizzino e non strumentalizzino un atto di estrema violenza come quello perpetrato ad un giovane militante politico davanti ad una scuola di Catania.

“Non vogliamo rivivere i giorni violenti degli anni di piombo che hanno portato violenza e morte di giovani ragazzi solo perché esprimevano una posizione politica.“Rivolgiamo un appello a tutte le forze politiche affinché condannino senza giustificazione e senza strumentalizzazione qualsiasi forma di violenza perpetrata soprattutto a danno di giovani che credono ad una idea”. 

Questo sostanzialmente il comunicato diffuso dall’Associazione Città Plurale -Comunità Militante di Messina.

“La “colpa” della vittima, Enrico Maccarone di 18 anni – continua il comunicato -è stata quella di riconoscersi in una parte politica. Così, mentre stava volantinando fuori dalla sua scuola, un gruppo di trenta attivisti lo ha aggredito a pugni e colpi di casco sul viso.

Una scena inquietante che avrebbe potuto avere ben altre drammatiche conseguenze sul giovane che alla fine del raid è ridotto ad una maschera di sangue con uno zigomo fratturato e lesioni agli occhi e alle orecchie”

“Abbiamo il dovere – dichiarano le associazioni – di garantire la libertà di espressione politica.”.

“Noi che quotidianamente siamo impegnati nella vita politica, culturale e sociale cittadina temiamo per i nostri militanti e soprattutto temiamo si inneschi una spirale di violenza che sarebbe poi difficile fermare”

“Chi tenta di giustificare – conclude il comunicato – o di relegare la vicenda all’azione di qualche ‘balordo’ è colluso ed è soprattutto un istigatore alla violenza e ne è anch’esso diretto responsabile”.

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