Riaperto l’acquedotto Fiumefreddo, speriamo che l’inverno sia clemente

Presenti a Calatabiano il sindaco, Renato Accorinti, l’assessore ai Lavori Pubblici, Sergio De Cola, il presidente di Amam, Leonardo Termini, e il direttore generale, Gianclaudio Cipollini, è stato riaperto oggi, martedì 5, alle ore 12.37, l’acquedotto di Fiumefreddo. Tutti gli interventi programmati sono stati quindi ultimati in anticipo rispetto ai tempi previsti. La momentanea interruzione ha anche consentito lo svolgimento di lavori a Sant’Alessio per la messa in sicurezza dell’acquedotto. “La soluzione al grave problema della mancanza d’acqua rasserena tutti – ha dichiarato il sindaco Accorinti – poiché negli ultimi due anni si sono registrati forti disagi. L’Amministrazione comunale ha avuto la capacità, insieme alla struttura e ai tecnici Amam, di individuare il percorso migliore e le problematiche sono state risolte con grande professionalità, rapidità ed efficienza. Quando funzionano le cose, anche le più complesse, siamo soddisfatti per la collettività”. “L’Amministrazione comunale è molto contenta – ha aggiunto l’assessore De Cola – perché è stato raggiunto l’obiettivo di riportare l’acqua nelle case dei cittadini in anticipo rispetto al tempo preventivato. Nessun disagio in città, anche se in via precauzionale avevamo avviato il C.O.C., che però ha ricevuto soltanto qualche chiamata da Case di cura. La cittadinanza non ha risentito assolutamente di questa breve sospensione. La nostra soddisfazione si raddoppia in quanto sono stati realizzati due interventi, poiché, oltre a Calatabiano, si sono ristabilite condizioni di normalità anche a Sant’Alessio, dove c’era una criticità che Amam aveva già evidenziato nello studio di vulnerabilità effettuato nel 2015”. Quello che avete letto è il comunicato stampa dell’amministrazione comunale, ma da giornalisti ed esseri pensanti è giusto dire anche la nostra. Ovviamente non c’è nulla da festeggiare se non la normalità di un intervento che probabilmente -se non si libererà Messina dalla schiavitù del Fiumefreddo- sarà ripetuto nel tempo. Accorinti dice bene “quando le cose funzionano”, perchè ancora i messinesi non hanno dimenticato quei 21 giorni senz’acqua che hanno portato la città dello Stretto alla ribalta -negativa- nazionale. Se non fosse stato per la Protezione civile che ha innestato i flessibili temporanei, che i tecnici Amam non sono stati in gradi di fare, Messina sarebbe rimasta a secco per molto più di 21 giorni. Oggi quei flessibili sono stati eliminati ed è stata ripristinata la vecchia situazione. Tutto qui, l’amministrazione, nonostante i consueti proclami, non ha fatto nulla di eccezionale come vuol far credere, perchè alle prossime piogge e le conseguenti frane Messina rimarrà nuovamente senz’acqua. Lo diciamo senza ausilio di alcuna sfera di cristallo, ma coscienti della situazione reale e assurda del sistema idrico a Messina che nessuno in passato, ed oggi questa Amministrazione, ha voluto cambiare. Non esiste alcun progetto per erogare l’acqua ai messinesi 24 ore su 24 ed il nulla cosmico in merito alla eliminazione della schiavitù Fiumefreddo/Alcantara. Fino a quando non ci sarà qualcuno che penserà a Messina e ai messinesi facendo sì che la città rientri negli standard di “normalità” da parte nostra ci saranno solo feroci critiche.

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