Risanamento, 200 baracche al rione Taormina saranno sigillate

Il processo di sigillatura comprende la demolizione interna degli elementi strutturali

Inizia oggi nel Rione Taormina l’intervento “Baracche sigillate. Meno Duecento” nell’ambito del corridoio sanitario che ha visto l’assegnazione prioritaria degli alloggi comunali alle famiglie con persone disabili o affette da gravi patologie.
Il Subcommissario Marcello Scurria, che ha supervisionato personalmente l’inizio delle
operazioni questa mattina nelle dieci baracche del Rione Taormina, ha descritto il
processo: “Attualmente, abbiamo isolato e preparato per la sigillatura 100 unità, con
l’obiettivo di estendere l’operazione a circa 160 baracche complessive consolidando il
processo di rigenerazione urbana della città”.
Un intervento importante, seguito con il Genio Civile di Messina, soggetto attuatore. “Se immaginassimo di mettere insieme queste baracche distribuite su tutto il territorio della città, oggi potremmo affermare di avere demolito un’estesa baraccopoli di 200 unità”, sottolinea Scurria.
Il processo di sigillatura comprende la demolizione interna degli elementi strutturali,
inclusi i servizi igienici, per rendere le strutture completamente inabitabili. Queste
operazioni si protrarranno per i prossimi quaranta giorni, con l’obiettivo di completare
l’intervento entro questo termine.
La fase di assegnazione degli alloggi comunali ai soggetti fragili e alle loro famiglie
invece è ancora in corso, prosegue il subcommissario “stiamo comprando e
ristrutturando degli appartamenti e riqualificando alcune aree, nelle prossime
settimane sono previste altre demolizioni”.
Il risanamento dunque prosegue e con questo la valorizzazione delle aree urbane
messinesi da tempo degradate.

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