1) Non rendere esclusiva la L.R. 10/90 come unica fonte di finanziamento per il Risanamento, ma tentare altri canali come quello della protezione civile; 2) mettere in campo la strategia del “project financing” coinvolgendo i privati; 3) recuperare gli alloggi già realizzati con i fondi della L. 15/86; 4) aumentare il periodo temporale dei requisiti anagrafici per accelerare le pr ocedure di sbaraccamento.
Sono queste le quattro principali proposte che il consigliere comunale Libero Gioveni ha chiesto ieri di perseguire all’assessore regionale alle infrastrutture Falcone e all’Amministrazione in tema di politiche di Risanamento a medio e lungo termine.
Punto 1.
Ci sono ambiti o zone (fra tutti la baraccopoli di Fondo Fucile dove sulle teste di ben 140 famiglie gravano come un macigno i tetti in amianto) per le quali si potrebbero tranquillamente giustificare interventi finanziati dal Dipartimento di protezione civile nazionale; ciò eviterebbe di sgravare o scorporare diverse zone dagli ambiti di Risanamento da finanziare con la L.R. 10/90. In tal senso – ricorda Gioveni – il progetto di riqualificazione e copertura del torrente Bisconte Catarratti, inizialmente inserito nell’ambito “C”, ne rappresenta un esempio.
Punto 2.
Il “project financing” consentirebbe di non “elemosinare” più risorse pubbliche attendendo tempi biblici, ma consentirebbe, cedendo le aree ai privati, di ottenere gratuitamente una percentuale di alloggi da destinare agli aventi diritto; ciò consentirebbe anche – prosegue il consigliere – di favorire anche l’integrazione sociale con altri cittadini che acquisterebbero invece gli alloggi sul libero mercato.
Punto 3.
Ci sono circa 150 alloggi – ricorda l’esponente del Pd – già costruiti ma mai ultimati con i fondi della Legge 15/86; sono gli 80 di San Giovannello, i 28 di Villafranca e i 40 di Saponara. Si pensi quindi ad un recupero di queste altri preziosi appartamenti, specie per soddisfare le centinaia di istanze per l’emergenza abitativa.
Punto 4.
Troppo stringente la data limite del 31 dicembre 1995 per la residenza anagrafica nelle zone di Risanamento come soglia temporale ultima per godere dei beneficidella L.R. 10/90. Pertanto – conclude Gioveni – si rende necessario, così come sembra essere previsto nel collegato alla Finanziaria, modificare la legge posticipando la data almeno al 31 dicembre 2017, così come avvenuto per la sanatoria negli alloggi popolari che era ferma al 2001. Lo sbaraccamento non può attendere.