ScN si presenta alle Europee con il proprio simbolo “Libertà”

Cateno De Luca ha chiuso la porta a Carlo Calenda: “Non possiamo svendere la nostra storia”

Da Taormina parte il progetto Libertà per le Europee che Sud chiama Nord ha lanciato dal palco del palacongressi dove si è conclusa l’assemblea nazionale del partito fondato da Cateno De Luca.

“Promuovere un nuovo progetto politico con il nostro simbolo che includa anche altre forze politiche che si oppongono alle attuali politiche liberticide dell’Unione Europea e centraliste dello Stato italiano” è stata la scelta fatta dagli iscritti al partito che con il 72 per cento dei voti hanno optato per il quarto quesito del sondaggio lanciato ieri in apertura dei lavori.

“Alle europee, ha affermato De Luca, porteremo la voce dei territori. Il nostro obiettivo è quello di raggiungere i 100 mila iscritti entro la fine dell’anno – spiega De Luca -. Nei prossimi due anni vogliamo crescere ancora di più per arrivare al primo congresso, a gennaio del 2026 con una base consolidata su tutto il territorio nazionale. Un partito che trova la sua forza nelle unicità che esprime ciascun territorio e che trovano voce in Sud chiama Nord”.

E a trovare voce nel partito è stato Giuseppe Piraino, l’imprenditore palermitano che nel 2020 ha denunciato il pizzo a Palermo filmando le richieste dei mafiosi. Pubblico in piedi dopo l’ufficializzazione del suo ingresso in ScN. “Vi invito ad alzare la testa perché la Sicilia è la nostra casa e in Sud chiama Nord abbiamo lo spazio per difenderla”.

Affidato a Nicola Piepoli il sondaggio sul potenziale di crescita di Sud chiama Nord attestato al 5/7%. Inoltre in forte crescita la conoscenza del leader Cateno De Luca al 60% con un più 12% rispetto al mese di luglio 2023, con la fiducia stabile al 36% (+1%).

E infine la sfida delle prossime europee che punta con un 54 per cento di consensi su una lista che si basa su due concetti chiave: Meno Europa, più Italia e più Equità da un lato e dall’altro l’unità di tutti i partiti e i movimenti che si oppongono alle attuali politiche nazionali europee rimettendo al centro l’Italia rispetto all’Europa.

“Il sondaggio odierno testimonia il trend in continua crescita di Cateno De Luca e di Sud chiama Nord- ha spiegato il professor Piepoli-. E si tratta di dati che non devono essere sottovalutati”.

Cateno De Luca ha chiuso, inoltre, la porta a Carlo Calenda: “Non possiamo svendere la nostra storia e la nostra esistenza per un seggio a Bruxelles, caro Calenda Sud chiama Nord con te non può più venire” ha affermato De Luca.

A conclusione della due giorni dell’assemblea sono stati anche eletti 49 componenti del coordinamento nazionale. “Non sono tutti perché non abbiamo bisogno di riempire caselle, ma sono solo strumento per portare la voce di ScN a livello nazionale” ha concluso la presidente Laura Castelli.

Rispetto alle prossime sfide elettorali De Luca è stato chiaro: “La nostra deadline è tracciata. Vedremo entro il 6 aprile, in occasione della manifestazione fissata a Roma, chi si presenterà per partecipare al nostro progetto. Sia chiaro – ha sottolineato De Luca-, non possiamo svendere la nostra storia e la nostra esistenza per un seggio a Bruxelles. Caro Calenda Sud chiama Nord con te non può più venire”.

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