Sharon Stone a Taormina: «A novembre farò una mostra di pittura a Roma»

L’attrice premiata con il Cariddi d’oro ha ripreso a dipingere durante il Covid

Arriva in conferenza stampa vestita come una dea, un lungo abito crema floreale con cappa e strascico di Antonio Marras. Sharon Stone è l’unica diva di Hollywood che il Taormina Film Festival di Marco Müller ha visto in questa edizione, dopo il forfait di Nicolas Cage per motivi familiari.

Buongiorno e grazie” sono le uniche due parole in italiano pronunciate dall’indimenticabile attrice di Casinò durante una conversazione di un’ora.

Un dazio da pagare la domanda sul libro Il bello di vivere due volte che Stone ha scritto dopo l’ictus che le ha procurato un’emorragia celebrare. “Ho scritto un libro che è uscito in 22 paesi e che può essere utile leggerlo specie per quelle persone che come me hanno subito un trauma, una malattia e vogliono riprendere in mano la propria vita. Il termine patologia in inglese significa anche una mancanza di comfort, dello stare bene. Bisogna avere il coraggio di uscire da quella condizione”.

La vita di Sharon Stone in effetti è un continuo sali e scendi di esperienze fatte di successi, cadute, risalite e traumi. La fama globale è arrivata 30 anni fa grazie al ruolo di Catherine Tramell in Basic Instinct di Paul Verhoeven e le erotiche immagini di un semplicissimo accavallamento di gambe. Una scena di vedo non vedo che oggi passerebbe inosservata, visto che il sesso negli ultimi anni è stato completamente sdoganato nei film.

“Le cose sono molto cambiate dal lontano 1992. La sessualità al cinema o in televisione oggi è qualcosa di un pochino più naturale. Adesso con una maggiore presenza di donne che operano di più all’interno del mondo del cinema, dietro alla macchina presa, come produttrici, scrittrici, si è passati dall’avere meno personaggi descritti secondo le fantasie erotiche degli uomini, o di come secondo loro dovrebbero essere quella delle donne.

Per fortuna si è tornati a un qualcosa di più naturale, come è giusto che sia il sesso. È un qualcosa che fanno tutti e tutti conoscono, non soltanto gli esseri umani ma tutti gli animali. È qualcosa di normale come l’aria, l’acqua, la terra. Quando viene considerato come qualcosa di sporco è perché è visto da una prospettiva unica, un punto di vista unico, quello dell’uomo, del maschio” ha sostenuto l’attrice che ha ricevuto nel Teatro Antico di Taormina il Cariddi d’oro alla carriera.

Una carriera che ha visto lo spettro d’azione allargarsi e sconfinare nella pittura. “L’arte è sempre stata estremamente importante per me, di qualsiasi genere, perché l’arte porta a un impatto ed influenza il mondo. Mi considero un’artista a 360° perché sono scrittrice, pittrice, attrice, sono una ballerina abbastanza brava, vorrei poter anche cantare, ho preso le lezioni di canto, ma non è che sia andato proprio benissimo.

Sono cresciuta in mezzo alla pittura, da bambina dipingevo, quando mi sono trasferita a New York, mentre facevo la modella ho continuato a dipingere e studiare arte. Quando ho cominciato a fare l’attrice ho dovuto abbandonare questa passione per mancanza di tempo. Ho però ripreso a dipingere durante il Covid”.

Una svolta artistica inaspettata quella di Sharon Stone che ha già esposto le sue opere a San Francisco e Berlino e che sta per arrivare in Italia con una sua mostra. “Il Comune di Roma mi ha offerto la possibilità di tenere una personale all’Ara Pacis a novembre (probabilmente vista la vicinanza di date sarà anche al Festival del Cinema di Roma). Sarà un vero e proprio One Woman Show. Potrò quindi esporre i miei lavori, mi sto impegnando tanto, sto correndo come una matta cercando di essere pronta per quella data”.

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