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Sicindustria Messina lancia l’allarme sui fondi Masterplan: “Non si perda altro tempo, potrebbe essere fatale”

La cospicua dotazione finanziaria proveniente dal Patto per la Sicilia, dal Patto per Messina, dai fondi ex Anas, e da quanto altro messo a disposizione dal Governo nazionale, avrebbe dovuto costituire la base per l’avvio di un percorso funzionale a far ripartire l’economia del nostro territorio metropolitano. Avrebbe dovuto costituire, principalmente, l’asse portante della sua infrastrutturazione, obbedendo, perciò, all’obbiettivo dei Patti, che identificano le opere come elementi di sviluppo strategico, ossia permanente, del territorio.
La parcellizzazione degli interventi inseriti nei Patti, il loro livello di progettazione quasi sempre insufficiente, spesso la loro inconsistenza in termini di strategia di sviluppo territoriale, le complicazioni burocratiche, rischiano di vanificare l’obbiettivo, procurando un danno futuro permanente al nostro territorio. Infatti, l’occasione di finanziamenti così elevati non si ripresenterà. Sicindustria Messina aveva già segnalato alla data della firma dei Patti queste criticità, che oggi trovano conferma anche nelle dichiarazioni del Commissario della ex Provincia, che denuncia la mancanza di risorse, sia umane sia economiche, per portare a esecuzione gli interventi indicati nei Patti.
Sicindustria Messina, perciò, chiede al Commissario che, nel rispetto delle Norme vigenti, adotti tutte le iniziative utili a velocizzare i processi per fare partire le opere, che attivi il fondo di rotazione per le progettazioni esistente presso la Cassa Depositi e Prestiti, che, rispetto alla carenza di risorse umane, si proceda esternalizzando le attività tecniche preliminari all’attivazione dei bandi di gara di costruzione. La preoccupazione dell’Associazione discende dalla evidente sottovalutazione dell’importanza della fase progettuale nel ciclo della realizzazione degli investimenti pubblici, nonostante l’ormai unanime consapevolezza che dalla qualità di essa dipende, oltre che la ovvia qualità delle infrastrutture, anche la velocità d’esecuzione delle opere e il mantenimento dei costi previsti, unitamente al contenimento del contenzioso nei limiti fisiologici. Pertanto, chiede al Commissario di definire una task force che si concentri sul Project Management  complessivo, anche mediante l’attivazione di contratti di collaborazione a termine con veri specialisti.
La missione della task force sarà innanzitutto di eseguire rapidamente lo screening delle opere sfornite di progettazione esecutiva e di avviare rapidamente le gare per l’affidamento della progettazione stessa e dell’esecuzione delle opere. Si tratta di un adempimento al quale non si può ovviare in alcun modo, trattandosi di un programma straordinario di investimenti e non essendo certo praticabile la strada dell’assunzione di altro personale tecnico per svolgere tali mansioni.

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