Una vera e propria “maratona”, quella che si è tenuta ieri nell’Aula consiliare di palazzo Zanca, dove il Sindaco Cateno De Luca ha presentato la cosiddetta “Salva Messina”. Una manovra lacrime e sangue che risulterebbe l’unica opzione per non dichiarare il dissesto e rimettere a posto i bilanci comunali. La situazione è peggio di qualsiasi previsione pessimistica, i numeri parlano chiaro e se non verranno allineati, il default sarà inevitabile. Per fare ciò serve, inevitabilmente, una sinergia tra Amministrazione e Consiglio comunale, pur evidenziando posizioni politiche diverse, dimostratosi sicuramente all’altezza della situazione, seguendo le tempistice dettate dal primo cittadino. C’è una massa debitoria che si aggiunge ai “noti” 400 milioni di palazzo Zanca e la situazione delle partecipate sembra davvero drammatica. L’Atm avrebbe un “buco di bilancio” che oscillerebbe tra i 10 e i 17 milioni di euro che non consentirebbero la chiusura in pareggio dei bilanci, che non sono approvati da oltre 15 anni. La vicenda Atm, così come affermato ieri dal Sindaco e richiesto anche dal Presidente Cardile, finirà alla Procura della Repubblica, compresi tutti i verbali delle sedute di Consiglio comunale. Anche la situazione di MessinAmbiente non è certamente delle migliori. Sulla partecipata c’è una spada di Damocle che potrebbe sancirne il fallimento. Se ciò avvenisse sarebbe il Comune di Messina a pagare i debiti e in questo caso, il default sarebbe davvero inevitabile. Alla porta di palazzo Zanca bussano tanti creditori per i quali De Luca si è detto disponibile a transare. Il Sindaco ha poi snocciolato la proposta in merito al “Salva Messina” che prevede tagli per i servizi sociali dove sarebbero previsti 50 milioni, contro i 50 mila euro per l’edilizia scolastica e 1,5 milioni per l’alfabetizzazione dei Rom. L’internalizzazione, ove possibile, dei servizi che consentono un risparmio di spesa. La riorganizzazione degli uffici per eliminare i fitti passivi che incidono nei bilanci comunali e la verifica di immobili comunali concessi a titolo gratuito all’Università (Casa dello Studente ndc). L’istituzione di un ufficio comunale per contrastare l’evasione fiscale che a Messina tocca picchi notevoli. Per fare tutto ciò, De Luca ha già anticipato al Consiglio comunale che dovranno essere approvate circa 500 delibere entro il 23 novembre. Ed ancora, privatizzazione del servizio gestione rifiuti e riorganizzazione servizi. Insomma un lavoro enorme che vede l’Amministrazione e il Consiglio comunale chiamati ad un super lavoro. E come ha detto il sindaco De Luca per descrivere tale situazione: “Che la Madonna della Lettera ci assista”.