Il sindacato chiede all’Azienda sanitaria che si sia applicazione al protocollo d’intesa regionale
Una scadenza di tre giorni, poi il via ad una serie di azioni legali e sindacali per tutelare, con il supporto delle istituzioni interessate, i diritti dei lavoratori precari nel ruolo sanitario, amministrativo e tecnico inseriti nel piano del fabbisogno triennale aziendale dell’Asp che rischiano di perdere il proprio posto di lavoro. La Cisl FP diffida l’azienda e scrive per conoscenza all’assessorato regionale alla salute a ai componenti della commissione sanità dell’Ars. “Apprendiamo con grande rammarico – spiega il segretario generale Giovanna Bicchieri – che ancora una volta, nonostante il Protocollo d’Intesa Regionale tra l’Assessore Regionale alla Salute Volo e le organizzazioni sindacali sul tema della stabilizzazione dei precari, abbia sancito che “resta ferma la possibilità pur le nelle more del completamento dei percorsi di stabilizzazione, di garantire il mantenimento in servizio del personale ove ritenuto necessario, sulla base di idonea e preventiva ricognizione dei fabbisogni aziendali, anche per assicurare la continuità nell’erogazione dei livelli essenziali di assistenza” e gli stessi lavoratori precari abbiano formalmente rappresentato la volontà di essere mantenuti in servizio fino alla definizione della loro assunzione in ruolo, l’Asp sta continuando a fare cessare gli incarichi di questi professionisti al raggiungimento dei 36 mesi, anziché prorogarli. Ebbene – prosegue la Bicchieri – la CISL FP rifiuta di consentire che i Precari di Asp Messina paghino sulla loro pelle il prezzo del ritardo nella conclusione dei percorsi di stabilizzazione, che soprattutto nel caso del ruolo sanitario, avrebbero dovuto avvenire già da qualche anno, ovvero al completamento dei 18 mesi prescritti dalla normativa vigente. Oltretutto i precari in questione sono collocati nel Piano del Fabbisogno Triennale, per cui la loro fuoriuscita determinerà inevitabilmente gravi disfunzioni alla continuità dei livelli essenziali di assistenza, già fortemente compromessi in diverse realtà, non essendoci in atto altre graduatorie definitive pubblicate attraverso i canali ufficiali dell’Asp. Per tali ragioni – conclude il segretario generale – abbiamo diffidato l’azienda a provvedere con effetto immediato alla stabilizzazione o in subordine alla proroga di tutto il personale precario che ha già maturato o maturerà a breve termine i 36 mesi, nel rispetto perentorio del Protocollo d’Intesa Regionale, in caso contrario saremo obbligati ad avviare ogni utile azione legale e sindacale possibile”.