Stato di agitazione dei medici del 118 che adesso minacciano uno sciopero

Sono pronti a incrociare le braccia i medici del 118. Sono sul piede di guerra e hanno già dichiarato lo stato di agitazione. Nel documento firmato dai sindacati Fim, Fimmg e Snami spiegano che la decisione nasce come protesta  nei confronti di un abnorme ritardo nel rinnovo del proprio contrato di lavoro, ma soprattutto nei confronti di una precarizzazione del sistema 118 su tutto il territorio regionale e di un tentativo di smantellamento laddove si sono raggiunti ottimi livelli di organizzativi e assistenziali. L’assessore regionale alla Sanità Baldo Gucciardi, è reo a loro dire di aver mostrato “scarso interesse alle istanze delle organizzazioni sindacali e in particolare a omesso di prevedere l’immediata ripresa delle trattative per il rinnovo contrattuale scaduto da 10 anni”. Inoltre chiedono la riapertura delle trattative regionale a tutela della dignità professionale di tutti i medici del 118 e la “salvaguardia dei livelli essenziali di assistenza per i cittadini nell’area dell’emergenza urgenza sanitaria”. I sindacati si riservano di programmare una serie di iniziative e manifestazioni di protesta a sostegno delle loro richieste e soprattutto si riservano nei tempi e nelle modalità previste dalla legge di proclamare lo sciopero dei medici dell’emergenza sanitaria territoriale 118 nel caso in cui non fosse una risposta positiva alla richiesta effettuata. Lo stato di agitazione proclamato non avrà alcun impatto sugli degli utenti del servizio di emergenza territoriale.