“C’è da mangiare per tutti”. Lo dice Salvatore Piccoli, l’imprenditore arrestato con altre 13 persone nell’inchiesta su tangenti a Milano, a un collega, Venturino Austoni, anch’egli in carcere, in un’intercettazione ambientale agli atti. “Abbiamo giocato sempre a carte scoperte, mai fatto i furbi -, continua in un colloquio che riguarderebbe il subappalto su Malpensa. – C’è l’ok per inserire noi e voi”.