Mentre si discute sulla possibilità di cambiare l’orario dell’assemblea della Polizia Municipale di Messina che potrebbe mettere a rischio la manifestazione della Vara, vediamo di chiarire le posizioni degli agenti messinesi e quali sono i motivi della loro protesta. Piero Allegra, sindacalista della Cisl vuol far conoscere alla città le rivendicazioni degli agenti di Polizia municipale di Messina che da anni chiedono i loro diritti, puntualmente non riconosciuti ed oggi hanno raggiunto un grado di esasperazione ed un livello di guardia senza precedenti. “Sono anni che lamentiamo carenze di personale a fronte di sempre più elevate attribuzioni e competenze -afferma Allegra-. Da tempo immemore segnaliamo lo stato di grave degrado della nostra Caserma dove oltre alla decina di colleghi che hanno lì ubicata la sede di lavoro, ogni giorno preleviamo le nostre auto di servizio a rischio della nostra incolumità. Più di una volta alcuni colleghi sono stati sfiorati da grossi agglomerati di intonaco che puntualmente piovono da cornicioni e soffitti. Per non parlare della fauna e della flora di cui la Caserma è dotata. Tale è la presenza di simpatici roditori che i gatti intimoriti hanno lasciato da tempo il sito. Le zanzare poi hanno una dimensione tale da sembrare farfalle”.
Il sindacalista chiede ai cittadini di notare le divise dei colleghi in servizio. Pantaloni di diversa foggia, giacche di tonalità diversa dai pantaloni e camicie che rappresentano le mille tonalità dell’azzurro. Parecchio di quel vestiario così arrangiato è stato acquistato con risorse personali dei lavoratori per provare a salvaguardare la propria dignità di lavoratore. “Oggi dalle notizie di stampa emerge che l’assemblea è stata convocata il 15 Agosto per una mera rivendicazione economica ed è vero -prosegue Allegra-. Gli impegni che ha assunto l’Amministrazione di erogare un acconto sulle spettanze arretrate su prestazioni effettuate nel 2015 non è stato rispettato per l’incapacità della Dirigenza Comunale di lavorare in sinergia per mantenere l’impegno assunto. Questo fa il paio con tutte le promesse e gli impegni da tempo assunti che dovevano dare risposte concrete ad anni di rivendicazioni, tavoli convocati dal Prefetto ed estenuanti trattative sindacali tutti chiusi con verbali di intesa buoni solo per incartare le uova”.
Allegra ha deciso di spiegare le rivendicazioni sacrosante di una categoria, forse poco amata dai messinesi, perchè non vuole che gli agenti di Polizia municipale vengano ulteriormente mortificati da chi, ad arte, vorrebbe farli passare per accattoni. “L’equivalente di ben 7 stipendi che attendiamo dall’Amministrazione per prestazioni rese da gennaio 2015 ad oggi -precisa Allegra- non sono il vero motivo della nostra vertenza. Sono è siamo persone responsabili. Ma qualcuno prende impegni che puntualmente disattende è questo è per me mortificante sia come rappresentante sindacale che come lavoratore. La mia dignità e quella dei miei colleghi non può più essere calpestata anche a costo di essere additati come poltroni, scansafatiche e ricattatori”. Allegra, infine, parla dell’eventuale precetto del Prefetto: “La precettazione sarebbe irrituale non essendo noi impiegati in servizi di Ordine Pubblico, salvo che il Prefetto non dia questa interpretazione. Sarebbe riconoscere un ruolo che svolgiamo da sempre in tutti i Corpi di Polizia Locale ma che incredibilmente non ci viene riconosciuto con la coperture delle tutele contrattuali riservate ai cosiddetti Corpi di Polizia statali. Per essere più chiari se accoltellato un carabiniere causa di servizio ed equo indennizzo, se accoltellato un Guardia Municipale una pacca sulle spalle. Cosi ha voluto il Governo Monti -conclude-. Invece di riconoscere lo status ha revocato diritti consolidati”.